La formazione dei docenti è un aspetto cruciale per garantire la qualità dell’insegnamento e il miglioramento continuo delle competenze professionali. Con l’anno scolastico 2024/2025 arriva una novità relativa all’utilizzo delle ore non impiegate nelle attività funzionali all’insegnamento, le quali saranno destinate alla formazione obbligatoria, come previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 2019-2021.
Come si suddividono le 80 ore funzionali all’insegnamento?
Secondo l’art. 44 del CCNL scuola 2019-2021, ogni docente ha a disposizione un massimo di 80 ore annuali per attività collegiali, suddivise come segue:
- fino a 40 ore per riunioni del Collegio docenti, che comprendono la programmazione didattica, la verifica dei risultati e l’informazione alle famiglie sugli scrutini e sull’andamento scolastico;
- fino a 40 ore per partecipare ai consigli di classe, di interclasse o di intersezione, inclusi i gruppi di lavoro per l’inclusione.
Queste attività sono programmate dal Collegio docenti e vengono incluse nel Piano Annuale delle Attività. Tuttavia, non sempre tutte le 80 ore sono utilizzate per queste attività.
L’utilizzo delle ore residue per la formazione obbligatoria
La novità introdotta nel 2024/2025 prevede che le ore non utilizzate per le attività funzionali siano destinate alla formazione obbligatoria dei docenti. Ad esempio, se un docente utilizza solo 30 ore per riunioni e 20 ore per i consigli di classe, le restanti 30 (20+10) ore dovranno essere dedicate alla formazione professionale.
Questa formazione è programmata annualmente dal Collegio docenti e inserita nel PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa). L’obiettivo è quello di garantire che i docenti siano sempre aggiornati e in grado di affrontare le nuove sfide educative, migliorando le loro competenze pedagogiche, didattiche e relazionali.
Perché la formazione dei docenti è importante?
La formazione dei docenti è essenziale per migliorare la qualità dell’insegnamento. Attraverso percorsi di aggiornamento, i docenti acquisiscono nuove competenze che li aiutano a:
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- affrontare nuove metodologie didattiche;
- rispondere alle esigenze degli studenti in un contesto educativo in continua evoluzione;
- migliorare la gestione delle classi e delle dinamiche relazionali.
Inoltre, la formazione consente ai docenti di allinearsi agli obiettivi del PTOF, garantendo un’offerta formativa coerente e di qualità per gli studenti.
La regolamentazione dell’orario di servizio dei docenti attraverso il contratto scuola non solo struttura le attività funzionali all’insegnamento, ma pone anche l’accento sull’importanza della formazione obbligatoria. Le ore non utilizzate per le riunioni e i consigli di classe diventano così una risorsa preziosa per migliorare le competenze professionali dei docenti, favorendo un ambiente scolastico più qualificato e al passo con le sfide educative contemporanee.