Il fringe benefit dipendenti, detto anche “beneficio accessorio” consiste in dei vantaggi che vanno ad aggiungersi alla retribuzione ordinaria. Possono essere concessi al singolo lavoratore o ad un numero ristretto di persone.
Ci sono delle novità che riguardano i fringe benefits, confermate dalla legge di conversione del Decreto Legge 48 del 2023, che ha stabilito una soglia notevolmente più alta rispetto agli anni precedenti, che arriva fino a 3.000 Euro.
La novità più importante di questa misura è che spetta ad ogni genitore con uno o più figli, l’importante è che questi risultino a carico di entrambi i genitori. Ma che cos’è il fringe benefit 2023? A cosa serve il fringe benefit esattamente?
Come funziona il fringe benefit dipendenti
I fringe benefits sono concessi ai dipendenti per migliorare la loro qualità della vita, andando a sostenere i lavoratori nelle questioni private e non solo in quelle lavorative. Possono variare da un’azienda ad un’altra, ma spesso includono servizi come buoni pasto, congedi retribuiti, assicurazione sanitaria, piani pensionistici.
Chi ha figli a carico deve dichiararlo, perché le agevolazioni possono essere maggiori. L’importante è che il reddito annuo del figlio sia meno di 2.840,51 euro. Per i figli che hanno meno di 24 anni la soglia è invece di 4.000 euro di reddito annuo.
L’agevolazione spetta ad entrambi i genitori con un 50% di fringe benefit dipendenti ognuno, solo previo accordo di entrambi è possibile attribuire la detrazione per figli a carico ad un solo genitore (solitamente quello con un reddito più alto). Il bonus spetta comunque ad entrambi i genitori: questo è ciò che viene riportato nella circolare ufficiale.
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Cosa rientra nell’agevolazione?
Una delle cose più importanti di questa agevolazione è che i fringe benefits sono esenti dall’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) e dall’imposta sostitutiva sui premi di produttività. Inclusi nella misura troviamo anche i pagamenti delle bollette domestiche per l’acqua, l’energia elettrica e il gas naturale. Ogni lavoratore dipendente può trarre beneficio da questa misura.
Come si accede al benefit?
La richiesta per il benefit viene fatta dal datore di lavoro, quindi è a lui che bisogna rivolgersi. Per poter beneficiarne, bisognerà indicare il proprio codice fiscale o i codici dei figli a carico, in caso ce ne siano. Nel momento in cui vengono meno i presupposti per l’agevolazione (ad esempio se durante l’anno un figlio smette di essere considerato a carico), il dipendente dovrà comunicarlo subito al datore di lavoro.