Importo ADI diminuito senza variazioni ISEE: perché succede? Sono arrivate diverse segnalazioni di percettori ADI che, nonostante non abbiano subìto variazioni nell’ISEE, hanno però trovato un importo ADI diverso dal solito. Perché succede?
Importo ADI diminuito senza variazioni ISEE
L’importo ADI varia sulla base dell’ISEE, ma non solo: può variare anche nel caso di cambiamenti nelle scale di equivalenza.
Come sappiamo, le scale di equivalenza sono un parametro fondamentale che determina l’importo dell’ADI, insieme ovviamente all’ISEE.
Ciascun componente della scala di equivalenza, porta con sé un coefficiente, per il quale viene moltiplicato l’importo base di ADI. Nello specifico:
- 0,5 per ciascun altro componente con disabilità o non autosufficiente;
- 0,4 per ciascun altro componente con età pari o superiore a 60 anni;
- 0,4 per un componente maggiorenne con carichi di cura come definiti all’art. 6, comma 5 (con riferimento alla presenza di soggetti minori di 3 anni di età, di 3 o più figli minori di età, ovvero di componenti il nucleo familiare con disabilità o non autosufficienza);
- 0,3 per ogni altro componente adulto in condizione di grave disagio psico-sociale, inserito in programmi di cura e assistenza certificati dalla PA;
- 0,15 per ciascun minore di età, fino a due;
- 0,1 per ogni ulteriore minore di età oltre il secondo.
Quando uno di questi componenti e le situazioni a lui relative vengono a modificarsi, viene conseguentemente a modificarsi anche l’importo ADI. Facciamo degli esempi.
Modifica scala ADI
Ammettiamo che uno dei 3 figli minorenni diventi maggiorenne: il presupposto per il quale è necessario avere carichi di cura viene quindi a mancare, se non si hanno altri figli sotto i 3 anni.
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Oppure, mettiamo il caso in cui in una coppia con due figli minori, il più grande dei due sia diventato maggiorenne: la maggiorazione con coefficiente di 0,15 viene a mancare per il secondo figlio, che oramai ha raggiunto la maggiore età.
O, ancora, se uno dei componenti disabili viene affidato a una casa di cura, e il familiare caregiver esce dalla posizione di caregiver, ecco che la scala viene a modificarsi, perché non c’è più ragione di percepire la maggiorazione, dato che nel nucleo non è più presente una persona disabile da accudire.
Queste sono quindi, in linea di massima, le circostanze secondo le quali è dunque possibile subire delle variazioni dell’assegno in assenza di variazioni di ISEE.