La modalità di telelavoro degli ultimi anni messa in atto da tante aziende a causa del Covid-19 ha limitato casi di invalidità sul lavoro. Purtroppo però questi sono ancora frequenti ed è giusto aiutare tutti quei lavoratori che rimangono infortunati.
Ovviamente, prima ancora di riparare i danni, bisognerebbe fare in modo che non ci fosse alcun incidente, andando ad incrementare le regole di sicurezza. Ci sono diversi tipi di invalidità:
- quando avviene un infortunio ma non nel luogo di lavoro, talmente grave da compromettere le capacità lavorative, è possibile ottenere un sostegno al reddito da parte dell’INPS;
- quando si verifica un infortunio nel posto di lavoro, subentra l’INAIL.
Invalidità sul lavoro: tabelle Inail e calcolo della pensione
La pensione di invalidità sul lavoro non è uguale per tutti, dipende dalla gravità della singola situazione. Può esserci un’invalidità permanente o non permanente, bisogna affidarsi alle tabella invalidità INAIL per capire in quale percentuale si rientra. L’INAIL è un ente pubblico e non economico, che si occupa di gestire l’assicurazione obbligatoria per le malattie professionali e contro gli infortuni sul lavoro. Le cause dell’invalidità permanente e delle malattie professionali sono state decise con il D.P.R. 1124 del 1965, che permette di ottenere una pensione per invalidità sul lavoro. Inoltre, nel 2000 con il decreto legislativo 38, si è iniziato a considerare nell’ambito dell’invalidità anche il danno biologico, che fa riferimento alla lesione dell’integrità psicofisica legata alla vita di relazione.
Per poter beneficiare della pensione bisogna avere dei punti invalidità Inail, che però devono superare una certa soglia. Sotto al 6% non viene data alcuna pensione, dal 6% al 16% escluso l’INAIL versa un capitale una tantum (con un minimo di 2.788 fino a un massimo di 26.138 euro), ma non è considerato una pensione. Gli importi variano in base alle tabelle invalidità Inail, dove sono presenti le percentuali in base a singoli casi che variano da età della persona e gravità dell’infortunio. Superata la percentuale dal 16% fino al 100%, l’INAIL eroga una pensione che viene percepita per tutta la vita. L’importo varia in base alla componente biologica e alla componente patrimoniale.
Come fare domanda per invalidità permanente INPS
Per fare richiesta di invalidità permanente è possibile utilizzare il servizio telematico dell’INPS, che mette a disposizione un modello semplificato per compilare la domanda. In particolare, il modello AS1, fa riferimento ad infortuni provocati da terze parti e deve essere presentato dal cittadino infortunato. In questo modello semplificato si trovano tutte le informazioni che possono servire all’INPS per esercitare il diritto di surroga e rivalsa, tra cui i dati riportati dal cittadino più i riferimenti verso il responsabile dell’infortunio e la sua polizza assicurativa.
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Sarà compito del terzo responsabile e del suo assicuratore rimborsare il cittadino danneggiato. Per poter compilare questo modulo e procedere velocemente alla richiesta, basta accedere al sito dell’INPS con l’identità digitale SPID di Livello 2, oppure con CIE o CNS, consultando il servizio “Domanda di invalidità civile e accertamento sanitario” e cliccando su “Acquisizione AS1”. Chi non vuole utilizzare mezzi digitali, può recarsi presso il proprio CAF di fiducia per svolgere la pratica, ma ci vorrà più tempo.