L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è uno strumento essenziale per l’accesso a numerose agevolazioni e prestazioni sociali in Italia. Tuttavia, molte famiglie si interrogano sull’effettivo impatto di due sussidi fondamentali: l’Assegno di Inclusione (ADI) e l’Assegno Unico Universale (AUU). Risulta fondamentale fare chiarezza su come questi due sostegni economici influiscono sul calcolo dell’ISEE, chiarendo i dubbi più comuni in vista del rinnovo annuale.
L’Assegno di Inclusione incide sul calcolo dell’ISEE?
No, l’Assegno di Inclusione non incide sul valore dell’ISEE in quanto rientra tra i redditi esenti IRPEF. Questo significa che, pur essendo visualizzato nei prospetti dell’ISEE come una prestazione percepita, non viene considerato nel calcolo effettivo del reddito familiare. Tale logica era già applicata al Reddito di Cittadinanza (RdC), che è stato sostituito dall’Assegno di Inclusione (ADI) a partire dal 1° gennaio 2024.
Perché l’Assegno di Inclusione (ADI) non concorre al calcolo del reddito familiare?
L’Assegno di Inclusione, come altri sussidi esenti IRPEF, è escluso dal calcolo del reddito complessivo ai fini ISEE perché non rappresenta un reddito tassabile. Questo avviene anche nel caso in cui sia cumulato con altre entrate, come redditi da lavoro. Nel prospetto di calcolo, dunque, il reddito familiare viene automaticamente “ricalcolato” senza tener conto di prestazioni come l’Assegno di Inclusione. Dunque, sebbene compaia formalmente nell’ISEE, il suo effetto è nullo ai fini del valore finale dell’indicatore.
L’Assegno Unico Universale pesa sull’ISEE?
La risposta dipende dalla tipologia di prestazione sociale a cui si fa riferimento. L’Assegno Unico Universale (AUU) generalmente viene incluso nel calcolo dell’ISEE, tranne che per alcune agevolazioni specifiche, tra cui:
Quando l’AUU viene escluso dal calcolo dell’ISEE?
Con la recente normativa, l’Assegno Unico non è più considerato nel calcolo dell’ISEE per i benefici legati ai bambini più piccoli, come i bonus sopra citati. Tuttavia, per altre prestazioni basate sull’ISEE, l’AUU continua a incidere sul reddito complessivo familiare. Questa distinzione riflette un approccio selettivo del governo, che mira a supportare in modo più mirato le famiglie con figli piccoli, senza influire sulla sostenibilità delle altre misure di welfare.
Cosa cambia con l’ISEE corrente?
L’ISEE corrente è una versione aggiornata dell’ISEE ordinario, utile in caso di variazioni significative del reddito familiare o della composizione del nucleo. Questo strumento permette di aggiornare l’indicatore in tempo reale, considerando i redditi degli ultimi 12 mesi o, in alcuni casi, degli ultimi 2 mesi.
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Quali redditi sono esclusi dall’ISEE corrente?
Anche nell’ISEE corrente, i sussidi esenti IRPEF, come l’Assegno di Inclusione (ADI) e l’AUU, non vanno dichiarati. Questo significa che, in caso di variazioni economiche improvvise, le prestazioni INPS come l’ADI non avranno alcun impatto sull’aggiornamento dell’ISEE corrente. Tuttavia, è importante ricordare che altri redditi soggetti a tassazione, come la NASpI o gli stipendi, concorrono pienamente al calcolo dell’indicatore.
Possiamo concludere dicendo che l’Assegno di Inclusione e l’Assegno Unico Universale non aumentano il valore effettivo dell’ISEE. Pur essendo visibili nei prospetti, non vengono inclusi nel reddito familiare ricalcolato poiché non sono redditi tassabili.
Come prepararsi al rinnovo dell’ISEE
Per ottenere un ISEE corretto e continuare a ricevere il giusto importo di Assegno di Inclusione e AUU, è fondamentale presentare una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) aggiornata. Prestare attenzione ai dettagli del calcolo e comprendere le esclusioni previste dalla normativa può fare la differenza nell’accesso ai benefici.