In arrivo le lavorazioni Rdc fine maggio 2023. Ecco quando arriveranno le ricariche per i nuovi e vecchi beneficiari.
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Lavorazioni RdC fine maggio 2023: il modello ISEE
Come sappiamo, due sono i momenti “salienti” per i percettori del Reddito di cittadinanza: il metà mese ed il fine mese. In particolar modo:
- Metà mese, generalmente tra il 14 ed il 16, per coloro che hanno appena presentato domanda per il reddito o sono al loro rinnovo;
- Fine mese, solitamente tra il 26 ed il 27 dalla seconda ricarica in poi.
Questo mese, i percettori RdC riceveranno la ricarica precisamente il 26 maggio 2023: venerdì. Si ricorda che, come da comunicazione INPS, il modello ISEE per l’anno 2023 va tempestivamente rinnovato al fine di continuare a percepire il sussidio.
L’importo della ricarica, fermo restando che la condizione ISEE sia la medesima, non dovrebbe subire significative modifiche.
Ora che abbiamo conosciuto le date delle lavorazioni RdC di fine maggio, facciamo un breve excursus delle future modifiche al sussidio in questione.
Reddito di cittadinanza: verso un rinnovamento fondamentale
Da gennaio 2024 il reddito di cittadinanza verrà sostituito definitivamente dall’assegno di inclusione. Nel frattempo, però, per alcune famiglie già da gennaio 2023 è necessario inserirsi in percorsi di formazione e riqualificazione professionale.
Infatti, da gennaio di quest’anno, i beneficiari RdC ove sia presente un soggetto di età compresa tra 18 e 29 anni che non abbia adempiuto all’obbligo di istruzione, dovranno iscriversi e frequentare percorsi di istruzione degli adulti di primo livello.
Le iscrizioni ai percorsi di istruzione vengono messe a disposizione dai centri provinciali per l’istruzione degli adulti. Nel caso in cui i suddetti soggetti non partecipino ai corsi, il beneficio si considera come decaduto. Stessa cosa per il rifiuto della prima offerta di lavoro congrua.
Reddito di cittadinanza: verso l’assegno di inclusione
Il reddito di cittadinanza verrà definitivamente abrogato il 1° gennaio 2024 e sarà sostituito dall’assegno di inclusione, nonché dal Supporto per la formazione e il lavoro.
Il primo, si rivolge ai nuclei per così dire “fragili”, in cui sia presente:
- un over 60
- un minorenne
- un disabile.
Il secondo, invece, è pensato per quei soggetti che non rientrino nei requisiti per poter percepire l’ADI, ovvero quei soggetti ritenuti “occupabili”, tra i 18 ed i 59 anni, senza figli a carico e senza disabilità. Per questi ultimi, tuttavia, il sussidio è di appena 350 euro mensili.
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