Con messaggio n. 801 del 05-03-2025 ha introdotto importanti disposizioni in materia di lavori faticosi e pesanti. I lavoratori che intendono richiedere il riconoscimento delle attività particolarmente faticose e pesanti devono inoltrare le loro domande entro il 1° maggio 2025 per coloro che maturano i requisiti pensionistici tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2026.
Lavori faticosi e pesanti: le nuove disposizioni INPS
Le nuove disposizioni sono aperte sia ai lavoratori dipendenti sia a quelli del settore privato che hanno versato contributi nelle gestioni speciali per autonomi. La documentazione necessaria deve essere trasmessa telematicamente tramite il modulo AP45, includendo gli allegati richiesti dal decreto del Ministro del Lavoro.
I criteri per l’accesso al trattamento pensionistico variano in base alla categoria di lavoratori. Nello specifico:
Lavoratori dipendenti
- Anzianità contributiva: almeno 35 anni
- Età minima: 61 anni e 7 mesi
Lavoratori autonomi
- Anzianità contributiva: almeno 35 anni
- Età minima: 62 anni e 7 mesi
Lavoratori notturni (con almeno 64 notti lavorate all’anno)
Scarica la nostra app e risparmia con i bonus attivi in Italia:
- Anzianità contributiva: almeno 35 anni
- Età minima: 61 anni e 7 mesi per i dipendenti, 62 anni e 7 mesi per gli autonomi
Lavoratori su catena di montaggio
- Anzianità contributiva: almeno 35 anni
- Età minima: 61 anni e 7 mesi per i dipendenti, 62 anni e 7 mesi per gli autonomi
Conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo
- Anzianità contributiva: almeno 35 anni
- Età minima: 61 anni e 7 mesi per i dipendenti, 62 anni e 7 mesi per gli autonomi
Come presentare domanda per pensionamento lavori faticosi?
I lavoratori che intendono accedere al beneficio previsto dall’articolo 2, comma 1, lettera b-ter) del D.Lgs. 67/2011 devono presentare domanda entro il 1° maggio 2025, a patto che maturino i requisiti tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2026.
Se la domanda viene presentata oltre questo termine, ma i requisiti risultano comunque soddisfatti, la decorrenza della pensione sarà posticipata secondo le tempistiche indicate nel paragrafo 3 del provvedimento di riferimento.
Modalità di presentazione della domanda
La richiesta deve essere inviata esclusivamente in via telematica, corredata del modulo AP45 e della documentazione necessaria per la sua validità. In particolare, la domanda deve includere la documentazione specificata nella Tabella A allegata al decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Se la documentazione fornita non attesta in modo chiaro ed inequivocabile lo svolgimento di un’attività particolarmente faticosa e pesante, il lavoratore può integrare la richiesta con ulteriore documentazione equivalente, a patto che dimostri in modo chiaro l’attività svolta.
INPS ricorda che non sono accettate dichiarazioni del datore di lavoro rilasciate in un momento successivo.
Per le attività svolte dal 2011 in poi, possono essere utilizzate anche le comunicazioni obbligatorie inviate dal datore di lavoro al Ministero del Lavoro, come previsto dagli articoli 5 del D.Lgs. 67/2011 e 6 del decreto interministeriale del 20 settembre 2011.
Riconoscimento dei turni notturni
Per l’applicazione della rivalutazione dei turni notturni, prevista dall’articolo 1, comma 170, della legge 205/2017, ai lavoratori impiegati in cicli produttivi organizzati su turni di 12 ore (secondo accordi o contratti collettivi stipulati entro il 31 dicembre 2016) è richiesta la presentazione di tali accordi o contratti.
Per dimostrare in modo certo l’impiego in turni notturni sistematici di almeno 6 ore tra le 24:00 e le 5:00, è possibile fornire ulteriore documentazione che attesti in modo chiaro l’effettivo svolgimento dell’attività.
Comunicazione dell’Ente previdenziale
Dopo la presentazione della domanda, l’INPS comunicherà al lavoratore:
- l’accoglimento della domanda, con indicazione della prima data utile per la pensione, se i requisiti risultano soddisfatti e la copertura finanziaria è disponibile;
- l’accertamento dei requisiti, ma con decorrenza pensionistica posticipata, in caso di insufficiente copertura finanziaria. La nuova data di accesso verrà comunicata successivamente, in base al monitoraggio previsto dall’articolo 3 del decreto interministeriale del 20 settembre 2011;
- il rigetto della domanda, se il lavoratore non soddisfa i requisiti previsti per il beneficio.
Per i lavoratori che presentano domanda entro il 1° maggio 2025 e che maturano i requisiti tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2026, l’INPS potrà accogliere la richiesta con riserva, subordinandola alla verifica definitiva del raggiungimento dei requisiti entro il 31 dicembre 2026.
Domanda di pensione con riconoscimento del beneficio
L’accesso anticipato alla pensione è garantito solo previa presentazione della domanda di pensionamento, il cui accoglimento dipende dal rispetto di tutte le condizioni di legge.
Durante la valutazione della richiesta di pensione, verranno riesaminate anche le domande di riconoscimento del beneficio già accolte con riserva. I requisiti accertati in fase di riconoscimento del beneficio devono risultare ancora validi al momento della pensione.
Il lavoratore potrà fornire ulteriore documentazione integrativa per dimostrare il soddisfacimento dei requisiti. Tuttavia, se dall’analisi della documentazione o dai dati d’archivio dell’INPS risulta il mancato perfezionamento dei requisiti, la domanda di pensione con accesso anticipato non potrà essere accolta.