Licenziamento lavoratore disabile: è legittimo o no? Chi usufruisce della 104 può essere licenziato? Vediamo cosa dice la legge in merito.
Licenziamento lavoratore disabile: è legittimo o no?
La disabilità nel contesto lavorativo è da sempre una questione delicata e pone più di una domanda. Innanzitutto, parliamo delle assunzioni dei lavoratori disabili. Anche i disabili hanno il diritto ad una vita lavorativa, ed è per questo che esistono le categorie protette. Le aziende devono attenersi a delle regole per quanto riguarda l’assunzione di personale con disabilità.
Proprio per garantire il diritto della persona disabile a lavorare, le aziende sono tenute a riservare ai disabili delle quote. Nello specifico:
Nello specifico:
- da 15 a 35 dipendenti devono assumere almeno una persona disabile
- da 36 a 50 dipendenti devono assumere almeno due persone disabili
- da 50 dipendenti in su devono riservare ai disabili una quota del 7 per cento dei propri dipendenti totali
Vediamo ora quali lavoratori disabili beneficiano del trattamento delle quote riservate.
Chi beneficia della legge sul collocamento disabili?
Le quote obbligatorie di cui sopra sono riservate a:
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- persone con minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali , nonché portatori di handicap intellettivo con una capacità lavorativa ridotta superiore al 45 per cento;
- persone con un grado di invalidità superiore al 33 per cento, accertata dall’INAIL
- non vedenti e sordomuti
- invalidi civili e invalidi di guerra
Queste categorie possono recarsi ai Centri per l’Impiego e iscriversi a liste di collocamento speciali da cui attingono le aziende per l’assunzione di persone con disabilità.
Ma cosa fare, invece, in caso di disabilità sopravvenuta e quali sono gli obblighi a carico del datore?
Licenziamento lavoratore divenuto disabile: è possibile?
Può talvolta succedere che un proprio dipendente, a seguito di incidente o malattia (professionale e non), venga colpito da disabilità. In tal caso, come deve comportarsi il datore di lavoro nei confronti del dipendente che al momento dell’assunzione non era disabile ma la disabilità è sopravvenuta?
Cominciamo subito col dire che la sopravvenuta disabilità non rappresenta un motivo giustificato di licenziamento.
Il datore di lavoro è infatti tenuto a conservare il posto di lavoro del dipendente, se la sua disabilità gli permette comunque di assolvere alle funzioni relative la sua professione. Altrimenti, dovrà provvedere ad assegnarlo ad altre mansioni che possano essere da lui svolte, sulla base della sua specializzazione e delle sue capacità.
Solo quando non ci fosse la possibilità di affidarlo ad altre mansioni può avvenire il licenziamento per giustificato motivo oggettivo.
Licenziamento per giusta causa a seguito di disabilità
In questo caso, cioè quando il datore di lavoro si trova costretto a procedere al licenziamento perché non ha la possibilità di affidarlo ad altre mansioni, il lavoratore viene preso in carico da un Centro per l’Impiego e viene inserito nelle liste di collocamento speciali.