La prossima Manovra è in piena fase di definizione, e già si iniziano a delineare una serie di novità rilevanti per le famiglie italiane. Le ipotesi allo studio puntano a rendere il sistema più equo e favorire i nuclei familiari, con interventi che spaziano da una riforma del calcolo ISEE a nuovi bonus per giovani e aiuti sull’abitazione. Ecco tutti i dettagli qui sotto.
Manovra 2026 e famiglie, l’ipotesi revisione delle detrazioni fiscali
Il Governo sta valutando una profonda revisione delle detrazioni fiscali, da rendere ancora più calibrate in base alla composizione familiare. Come ha spiegato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, si punta a collegare direttamente i benefici fiscali al numero di figli presenti e all’eventuale presenza di figli con disabilità. L’obiettivo dichiarato è alleggerire la pressione fiscale proprio su chi cresce una famiglia numerosa.
Negli ultimi anni, in effetti, sono aumentate le restrizioni per chi ha redditi alti (oltre 75.000 euro), con riduzioni delle spese detraibili che tengono conto anche del numero di figli e delle particolari situazioni di bisogno presenti in famiglia.
Bonus giovani coppie: nuove opportunità dal 2026
Un’altra novità importante allo studio da parte del Governo è un bonus per le giovani coppie, destinato a facilitare l’acquisto o l’affitto di un’abitazione. I dettagli non sono ancora ufficiali – non è chiaro se si tratterà di un contributo diretto o di sgravi fiscali – ma l’intento è quello di offrire un aiuto concreto a chi si affaccia per la prima volta sul mercato immobiliare.
Prima casa esclusa dall’ISEE
Un’altra possibile riforma riguarda la modalità di calcolo dell’ISEE. L’ipotesi, sostenuta anche dal Ministro Salvini, è escludere dal calcolo ISEE il valore dell’abitazione principale. Si vuole in questo modo evitare che tante famiglie con basso reddito, ma una casa di proprietà magari frutto di sacrifici o di eredità, vengano penalizzate nell’accesso ai bonus e alle misure di sostegno. Una modifica di questo tipo renderebbe l’ISEE uno strumento più fedele alla reale situazione economica dei nuclei familiari.
Verso il ritorno del bonus prima casa under 36
Sul tavolo della Manovra c’è anche il possibile ritorno delle agevolazioni per i giovani che acquistano la prima casa. Rispetto al passato, quando il bonus garantiva esenzioni totali dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale, ora si pensa a un’imposta di registro fissa e ridotta – una cifra simbolica – invece della percentuale standard. Questa misura si affiancherebbe alla garanzia statale sui mutui (Fondo di Garanzia per la prima casa) già estesa al 2027, con l’obiettivo di semplificare l’accesso alla proprietà per giovani e nuove famiglie.
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Taglio dell’Irpef e bonus casa: le altre novità
Sul fronte fiscale si discute anche della riduzione delle aliquote Irpef per il ceto medio, con l’ipotesi più accreditata di abbassare l’aliquota sul secondo scaglione dal 35% al 33%. Una misura che potrebbe portare un beneficio fino a 1.400 euro l’anno alle famiglie con redditi intermedi.
Per quanto riguarda la casa, non manca poi la proposta di proroga dei bonus ristrutturazione: si valuta di mantenere la detrazione del 50% per la prima casa e, novità assoluta, di estendere questa aliquota anche alle seconde case (attualmente al 36%). Alcuni incentivi però sembrano destinati a uscire di scena: tra questi il bonus mobili, che salvo cambiamenti non dovrebbe essere riconfermato per il 2026.