In Italia sta prendendo piede un nuovo tipo di servizio chiamato “family doc”, in cui è possibile consultare medici di base a pagamento. Questo sta creando molte perplessità nei cittadini, dato che nasce dal fatto che il sistema pubblico sanitario ha delle inefficienze sempre più evidenti.
I family doc non sono così diversi dai medici di base tradizionali, tranne per il fatto che richiedono un pagamento per i loro servizi. Questo è un altro esempio di come, quando il servizio sanitario pubblico non funziona come dovrebbe, si aprono opportunità per soluzioni private.
Tutto questo solleva questioni importanti e può avere conseguenze serie, soprattutto nelle regioni del Nord, dove molti cittadini si sono ritrovati senza un medico di base.
Da dove nasce l’idea del medico di famiglia a pagamento?
L’idea dei medici di base a pagamento è nata in Veneto, precisamente a Mestrino, dove BMed Me.di.ca Group, un centro di sanità privata, ha offerto questo servizio per sette anni, offrendo un’opzione immediata e personalizzata per i pazienti.
Il progetto ha preso il via grazie a Fisio & Sport Polimedica, un centro privato situato a Cittadella, nella provincia di Padova. Si tratta di coinvolgere medici di base in pensione, i quali accolgono i pazienti con una visita al costo di 60 euro.
Questa iniziativa ha suscitato reazioni contrastanti: infatti c’è chi la vede come una soluzione necessaria per soddisfare le esigenze immediate di salute dei cittadini, mentre altri sono preoccupati di dover pagare per dei servizi che dovrebbero essere gratuiti per tutti.
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C’è il timore che si possa creare una divisione nella sanità, dove solo chi può permetterselo avrà accesso a cure immediate e personalizzate.
Perplessità riguardo ai family doc
L’iniziativa dei medici di base a pagamento ha dimostrato di essere molto utile per diversi residenti, specialmente stranieri ed extracomunitari, ovvero coloro che non hanno accesso a un medico di famiglia tradizionale. Inoltre, ha offerto un’alternativa a molti altri cittadini che trovano difficile accedere ai servizi di medicina generale del sistema sanitario pubblico.
Nonostante i benefici economici e la risposta positiva dalla comunità, ci sono delle serie preoccupazioni a riguardo. Il timore è che questo servizio possa diventare l’unica opzione per coloro che cercano tempi di attesa più brevi, spingendo il sistema sanitario verso una direzione più simile a quella degli Stati Uniti, cosa che va in contrasto con la tradizione europea di una sanità pubblica e accessibile.
Anche i medici di base tradizionali esprimono critiche nei confronti dei family docu, perché temono che l’introduzione di questo modello sanitario a pagamento possa alterare l’equilibrio del sistema sanitario pubblico.
Limitazioni dei medici di base a pagamento
È importante notare che i medici di base a pagamento non possono rilasciare ricette rosse, che sono quelle usate dai medici di base convenzionati con il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) per prescrivere farmaci ed esami a prezzi agevolati.
Invece, utilizzano le ricette bianche, che sono tipiche degli specialisti. Ciò significa che, a meno che le ricette non siano convertite da un medico convenzionato con il SSN, i pazienti devono pagare l’intero costo dei farmaci e delle prestazioni mediche prescritte. Anche alcuni servizi come le vaccinazioni non sono inclusi nella visita standard e richiedono un pagamento extra. I medici di base privati possono però rilasciare certificati di malattia, come tutti i medici che hanno accesso all’INPS.