Nuova circolare INPS su Assegno Unico: i nuovi chiarimenti per chi percepiva RdC e ha terminato a dicembre, e per chi ha figli maggiorenni. Vediamo cosa hanno comunicato a riguardo.
Nuova circolare INPS su assegno unico
INPS ha fornito chiarimenti in merito alla: “Cessazione dei pagamenti sulla carta RdC e presentazione di nuova domanda per fruire della prestazione dal mese di marzo 2024”.
INPS chiarisce che i nuclei ex percettori di RdC che hanno cessato di percepire il sussidio il 31 dicembre 2023, e che non hanno ancora presentato domanda per ricevere AUU su IBAN, potranno riceverlo su carta RdC fino a marzo 2024.
Così recita il passaggio della circolare n. 258 del 19-01-2024
Per effetto dell’entrata in vigore della citata misura, nei confronti dei nuclei familiari per i quali è cessata la fruizione del Reddito di cittadinanza (RdC) al 31 dicembre 2023 e ai quali l’Assegno unico e universale per i figli a carico (AUU) veniva corrisposto come quota integrativa dello stesso Reddito, che non hanno presentato la domanda di AUU, la relativa prestazione continua a essere erogata sulla carta RdC per l’intero importo spettante, senza soluzione di continuità, sino alla mensilità di febbraio 2024, tenuto conto dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) valido al 31 dicembre 2023.
Questo significa quindi che gli ex precettori RdC potranno usare la carta fino a febbraio 2024, dopo di che, “a decorrere dal mese di marzo 2024, per coloro che eventualmente non vi abbiano già provveduto, è necessario presentare una nuova domanda di Assegno unico e universale per i figli a carico. L’eventuale presentazione della domanda di ADI da parte dei nuclei potenziali beneficiari della nuova misura, infatti, non sostituisce in alcun modo la domanda di AUU che, pertanto, deve essere sempre presentata per poter beneficiare della prestazione familiare”.
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L’ultimo passaggio in particolare, suggerisce come sia necessario presentare una nuova domanda per poter continuare a fruire dell’AUU, che ora non verrà più versato contestualmente all’Assegno di Inclusione (quindi non su Carta di inclusione) come invece accadeva per l’AUU su RdC.
Quanto ai figli maggiorenni, veniamo ai chiarimenti INPS nel prossimo paragrafo.
AUU e figli maggiorenni
Stesso discorso vale per i figli maggiorenni. Anche qui, l’AUU viene versato su carta RdC fino a febbraio, dopo di che, a decorrere dal mese di marzo, è cura del percettore presentare una nuova domanda:
Anche in questo caso, per poter beneficiare della prestazione, a decorrere dalla mensilità di marzo 2024, per coloro che eventualmente non vi abbiano già provveduto, è necessario presentare una nuova domanda di AUU.
INPS e la correttezza dei dati
INPS ricorda inoltre che, ai fini di una corretta erogazione della prestazione, è necessario verificare la correttezza dei dati forniti, verificando la correttezza dei dati relativi al conto.
Si ricorda, inoltre, che l’intestatario dell’IBAN deve essere sempre il richiedente la prestazione (o quanto meno, deve essere un conto a quest’ultimo cointestato).
Eventuali difformità nell’ISEE devono, inoltre, essere presentate entro il 30 giugno 2024 se si vuole avere diritto ad eventuali arretrati. Dopo tale data, non sarà più possibile percepire le somme arretrate