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Presto in arrivo i pagamenti ADI di marzo 2025. Come sempre, le date da attenzionare sono due, quelle di metà mese e fine mese.
Pagamenti ADI di marzo 2025
L’Assegno di Inclusione (ADI) è una misura di sostegno economico e inclusione sociale introdotta per supportare i nuclei familiari in difficoltà economica, promuovendo l’inserimento sociale e lavorativo. Nel mese di marzo 2025, l’INPS ha previsto le seguenti date per l’erogazione dell’ADI:
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14 marzo 2025: visto che il 15 sarà di sabato, il pagamento destinato ai nuovi beneficiari che hanno completato con successo l’istruttoria e sottoscritto il Patto di Attivazione Digitale (PAD) potrebbe essere anticipato al venerdì.
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26 marzo 2025: pagamento per coloro che già percepivano l’ADI nel mese precedente, sempre che siano stati confermati i requisiti di idoneità e sia stato presentato l’ISEE 2024.
È importante notare che le date di pagamento possono subire variazioni in base all’esito delle istruttorie e alla tempestiva sottoscrizione del PAD. Inoltre, a partire dai rinnovi di marzo, l’INPS adotterà l’ISEE 2024 per determinare l’importo dell’assegno. Pertanto, è fondamentale presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) 2024 in tempo utile; in caso contrario, il pagamento potrebbe essere sospeso fino alla presentazione di una valida DSU.
Novità Assegno di inclusione
Nel 2025, l’ADI ha subito alcuni aggiornamenti per ampliare la platea dei beneficiari e rendere più accessibile l’aiuto economico. Tra le principali novità troviamo:
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- Aumento della soglia ISEE, che permette a più famiglie di accedere al beneficio.
- Incremento del limite di reddito familiare per migliorare il supporto economico a chi vive in condizioni di disagio.
- Maggiore integrazione per chi risiede in affitto, con un aumento del contributo previsto per coprire parte delle spese di locazione.
Febbraio 2025: perché alcune domande sono decadute?
A febbraio 2025, molti beneficiari dell’Assegno di Inclusione (AdI) hanno visto decadere la propria domanda a causa delle nuove verifiche sui requisiti economici e sulla composizione del nucleo familiare, introdotte con il passaggio all’ISEE 2025.
Nel mese di gennaio 2025, l’INPS ha ancora fatto riferimento all’ISEE 2024, ma da febbraio è stato necessario disporre di un ISEE aggiornato. Chi non ha presentato una nuova DSU entro il 31 gennaio 2025 ha subito la sospensione della domanda, con la possibilità di riattivarla una volta aggiornati i dati. In alcuni casi, però, la domanda non è stata solo sospesa ma è decaduta definitivamente, obbligando i beneficiari a presentare una nuova richiesta, se ancora in possesso dei requisiti.
Le principali cause di decadenza dell’Assegno di Inclusione hanno riguardato:
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- variazioni nella composizione del nucleo familiare non correttamente comunicate;
- superamento delle soglie economiche previste