Pagamenti ADI fine novembre 2024: quando arrivano i pagamenti dell’assegno di inclusione di fine novembre? Ecco le date e le ultime novità.
Pagamenti ADI fine novembre 2024
I pagamenti di fine mese per l’assegno di inclusione arriveranno il 26 novembre. I pagamenti di fine mese sono quelli che si riferiscono ai richiedenti che sono già ad un pagamento successivo al primo. Coloro i quali sono invece al primo pagamento, ricevono ADI intorno alla metà del mese.
Novembre è stato anche un mese di “brutte” sorprese per alcuni dei percettori ADI: sono arrivate le prime lettere di indebito INPS.
Lettere indebito INPS per ADI: l’amara sorpresa per alcuni percettori
E così per alcuni percettori è arrivata l’amara sorpresa. Come il governo Meloni aveva peraltro già promesso, i controlli ADI sarebbero stati rafforzati e in effetti così è stato. Iniziano a fioccare le prime lettere INPS che comunicano l’indebito e il conseguente sanzionamento dei percettori che hanno fruito illegalmente di ADI.
Chi ha ricevuto la lettera di preavviso di indebito da parte di INPS, infatti, potrebbe ora essere non solo condannato alla revoca del sussidio ma anche alla restituzione di quanto indebitamente percepito sino ad ora.
I percettori ADI che tuttavia ritengano di avere ricevuto tali lettere per errore, possono chiedere ad INPS delucidazioni ed eventualmente presentare documentazione integrativa per fugare qualsiasi dubbio sulla loro posizione e sulla veridicità di quanto affermato in sede di domanda.
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In caso contrario, qualora i percettori abbiano reso dichiarazioni mendaci e abbiano fruito di ADI indebitamente, sorgerà in capo a loro:
- una responsabilità amministrativa, che li porterà alla condanna alla restituzione di quanto indebitamente percepito;
- una responsabilità penale, che potrebbe portarli ad una pensa detentiva da sei mesi a due anni.
A stabilirlo è Il DL n° 48 del 4 maggio 2023. Come dunque previsto dalla legge, i cittadini che si sono avvalsi di ADI senza averne diritto potrebbero pertanto andare incontro a pene molto dure.
FAQ
Ho ricevuto la lettera di indebito ma penso sia un errore: cosa faccio?
Premesso che raramente INPS commette errori di tale natura, chi riceve una lettera di indebito e pensa sia ingiusta, può chiedere a INPS un colloquio per capire quali discrepanze abbia riscontrato INPS ed eventualmente smentirle, chiarendo la posizione e presentando eventuale documentazione integrativa.
Non ho dichiarato di lavorare: è per questo che INPS mi ha mandato la lettera?
Sì, se lavoravi già al momento della presentazione della domanda, è possibile che INPS ti abbia inviato una lettera. La posizione lavorativa è molto importante per l’istituto perché è sulla base di essa e sulla base sei redditi da questa derivanti che compie i suoi calcoli per l’Assegno di inclusione.
Anche se hai iniziato a lavorare dopo e non hai presentato ADI-com, INPS potrebbe revocare il sussidio e chiederti di restituire quanto hai indebitamente percepito.
Può essersi trattato di un errore?
In linea teorica, potrebbe. Un caso abbastanza frequente è quello dell’invalidità. Se non risulta dai sistemi INPS ed è il solo presupposto per il quale la persona percepisce l’assegno di inclusione, a quel punto è come se la persona non fosse invalida e dunque non avente diritto ad ADI.
In questo caso, in genere, fornire le prove di invalidità e integrare il decreto di omologa è sufficiente per chiarire la posizione e non essere sanzionati.