Eccoci qui, con il nostro consuetudinario appuntamento sui pagamenti di Febbraio.
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RdC, assegno unico, (eventuali arretrati), bonus una tantum. Tutte le date dei pagamenti del mese di febbraio.
Pagamenti di febbraio e RdC: quando arriva?
- dal 15 febbraio 2023;
- dal 27 febbraio 2023.
- l’assegno sarà versato solo per sette mesi invece degli otto previsti;
- alla prima proposta di lavoro rifiutata si perde l’assegno;
- scatta l’obbligo di istruzione per i giovani tra i 18 e i 29 anni.
Ricordiamo inoltre l’obbligatorietà dei corsi di formazione, anche se su questi si attendono ulteriori delucidazioni.
Assegno Unico Universale: quando verrà versato?
Il versamento dell’AUU dovrebbe arrivare a fine mese: l’importo verrà accreditato direttamente sul conto corrente presentato all’atto della domanda
Ricordiamo inoltre che chi percepisce già il Reddito di cittadinanza non deve presentare alcuna ulteriore istanza per percepire l’assegno. Per questi ultimi, infatti, l’importo sarà erogato dall’INPS direttamente sulla carta RdC.
Anche l’AUU ha subìto mutamenti, ma contrariamente al Reddito di Cittadinanza, qui i mutamenti sono in positivo: incremento del 50% dell’assegno per le famiglie con figli di età inferiore a un anno, e per le famiglie con più di 3 figli con una età compresa tra uno e tre anni e un ISEE fino a 40.000 euro.
Il pagamento dell’Assegno è fissato per il 21 febbraio 2023, a alcuni pagamenti potranno essere accreditati con qualche giorno di ritardo.
Ci sono tre modi per verificare la data di pagamento dell’assegno:
- Ciascun utente può quindi controllare la data di pagamento accedendo all’app INPS con SPID, e cliccando su tutti i servizi, si può così verificare lo “Stato pagamenti e Cedolini”.
- In alternativa, basta accedere al proprio Fascicolo Previdenziale, sempre previa autenticazione SPID, sul sito dell’INPS.
- Infine, è possibile consultare e verificare la data di pagamento accedendo con l’app Io Italia, e, alla sezione Messaggi, alla voce Disposizione Pagamento INPS troverete la voce Assegno Unico e la data di pagamento.
Assegno Unico su RdC: arretrati
Sono partite proprio ieri, 16 febbraio 2023, le lavorazioni sugli arretrati dell’assegno unico sul RdC.
Le lavorazioni in questione riguardano il mese di dicembre 2022, ma anche i mesi di luglio ed agosto.
Sono già diversi gli utenti che hanno confermato di avere ricevuto l’accredito. Tuttavia, alcuni non l’hanno ancora ricevuto ma lo riceveranno nelle prossime ore.
Come per l’Assegno Unico Universale, anche in questo caso le date variano da persona a persona. Quindi, come abbiamo sopra menzionato, per poter controllare la data di erogazione del proprio Assegno Unico è necessario consultare il Fascicolo Previdenziale Inps, accessibile con le credenziali SPID, CIE e CNS.
Pagamenti di febbraio, Assegno Unico su RdC: le date
Non solo arretrati: tra i percettori del Reddito di Cittadinanza, vi sono coloro che non aspettano arretrati di alcuna sorta, bensì la sola erogazione dell’assegno.
Per queste persone, l’erogazione è prevista per il 27 febbraio, ovvero dopo la ricarica ordinaria del RdC.
Quindi, infine, ricapitolando ecco le date con e senza Arretrati per l’assegno unico su RdC
- Dal 16 febbraio: Assegno Unico su RdC con arretrati dei mesi di dicembre (e, in caso, anche di luglio ed agosto per chi non li avesse percepiti)
- Dal 28 febbraio: Assegno Unico su RdC senza arretrati (per tutte quelle famiglie che hanno regolarmente percepito i sussidi)
Bonus una tantum: perché non mi è stato erogato?
Il bonus 150 euro è un bonus sul quale molti percettori RdC hanno dubbi e perplessità.
Alcuni cittadini percettori del sussidio, infatti, lo hanno già ricevuto nel 2022, stessa cosa per i titolari di Naspi e Disoccupazione Agricola. Alcuni invece, sono rimasti senza e si stanno ora domandando perché. Cerchiamo di fare chiarezza.
Uno dei motivi per i quali alcuni percettori RdC potrebbero non aver ricevuto il bonus, sta nel fatto che probabilmente uno dei componenti del nucleo famigliare ha invece già ricevuto il bonus in quanto parte di categorie determinate: disabili, pensionati, lavoratori appartenenti alle categorie cui di diritto e in modo automatico è stato versato il bonus una tantum.
Per questo motivo, essendo già il bonus stato erogato a un componente del nucleo famigliare, il bonus non è stato versato, con la pura finalità di evitare un doppio pagamento.
Ricordiamo inoltre che si sono verificati doppi accrediti, per i quali l’INPS ha poi chiesto la restituzione dell’indebito, quindi è sempre consigliabile verificare che nessuno dei componenti famigliari rientri nelle categorie sopra menzionate.
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