Pagamenti Naspi giugno 2024 in arrivo. Tuttavia, ricordiamo come il momento del pagamento del noto sussidio di disoccupazione è sempre una variabile: non esiste infatti un giorno fisso per tutti, ma comunque possiamo dire con una certa sicurezza che solitamente avvengono entro la metà di ogni mese.
Pagamenti Naspi giugno 2024: quando arrivano?
Anche per questo mese, il pagamento della Naspi a giugno dovrebbe avvenire entro la metà del mese corrente.
Ricordiamo che i percettori Naspi ricevono il pagamento:
- sempre entro la metà del mese
- comunque in prossimità della data dell’ultimo pagamento
Quindi, ad esempio, chi ha ricevuto il pagamento il 14 maggio, riceverà Naspi intorno a questa data anche per giugno.
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Una domanda che in molti di pongono è se Naspi e lavoro sono compatibili. La risposta è affermativa, entro ovviamente determinati limiti e solamente in determinate circostanze.
Si tratta dei casi in cui si rientra comunque nei limiti di reddito da lavoro previsti dalla legge. I limiti variano a seconda che si tratti di lavoro subordinato o autonomo.
In tali casi, ricordiamo, il percettore è altresì tenuto a presentare modello naspi-com per rendere noto all’INPS l’inizio della sua attività lavorativa.
Decadenza Naspi- sospensione Naspi
Nei casi in cui si venga sopresi a svolgere attività lavorativa di cui non è stata data comunicazione, si incorre nella revoca del sussidio e, se si è fruito della NASPI contemporaneamente al periodo di attività lavorativa, si viene anche condannati alla restituzione delle somme indebitamente incassate in tale periodo.
Ad esempio: ho un contratto di lavoro subordinato superiore a 6 mesi per una retribuzione superiore a 8.145 euro annui. In questo caso, si decade dalla domanda Naspi e solo al termine del contratto posso presentare nuova domanda. Se non ho dato tempestiva comunicazione a INPS, (entro 30 giorni) dell’inizio di tale attività, sarò condannato a restituire le somme da me indebitamente percepite.
La stessa cosa vale per chi invece dovrebbe solo vedersi sospendere il sussidio e non già decadere dallo stesso. Ad esempio, se il contratto dura meno di sei mesi, Naspi viene sospesa e ricomincia senza necessità di azione alcuna da parte del percettore, allo scadere del contratto. Ma se nei mesi in cui ho lavorato ho contemporaneamente percepito Naspi e stipendio, dovrò restituire anche in questo caso le somme da me indebitamente incassate.