Pensioni giugno 2023: a breve i contribuenti in pensione riceveranno il consuetudinario accredito mensile. Vediamo insieme le date di accredito.
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Pagamenti pensioni giugno 2023
Per chi ha scelto l’accredito in Posta, come sempre, si dovrà attendere l’accredito per ordine alfabetico.
Nel mese di giugno, questo è il calendario delle Poste:
- Giovedi 1 giugno: dalla A alla B.
- Venerdì 2 giugno: festivo
- Sabato 3 giugno (solo mattina): dalla C alla D
- Lunedì 5 giugno:dalla E alla K.
- Martedì 6 giugno: dalla L alla O.
- Mercoledì 7 giugno: dalla P alla R.
- Giovedì 8 giugno: dalla S alla Z.
Con l’accredito in banca, invece, l’assegno arriverà per tutti in automatico giovedì 1 giugno.
Ricordiamo che per l’accredito in banca, ove il primo giorno del mese fosse un festivo, l’accredito avverrà al primo giorno bancabile.
Queste le date dei pagamenti pensioni giugno 2023.
Pensioni e riforma fiscale: cosa accadrà in futuro?
Accantonata la questione pagamenti pensioni giugno 2023, veniamo invece a una problematica centrale n negli ultimi tempi: la riforma pensioni.
Una vera e propria riforma delle pensioni, pare al momento essere ancora ben lontana. Tuttavia, al momento il governo sembra essere a lavoro per quelli che invece sono gli adeguamenti IRPEF.
Il Governo è infatti attualmente al lavoro per una riforma fiscale che dovrebbe iniziare a decorrere dal 2024. Tra le varie novità, pare sia presente an che un ulteriore incentivo per l’accesso ai fondi pensionistici.
Le pensioni sono oramai diventate un problema spinoso, in Europa ed in Italia, anche e soprattutto alla luce del fatto che l’attuale sistema contributivo sembrerebbe esporre i contribuenti al rischio di avere pensioni molto più basse in futuro.
Il rischio concreto è quello di una rendita inadeguata al costo della vita, ed la sola soluzione sarebbe quella di fare ricorso a un fondo per la pensione complementare, seppure l’Italia sia tra i Paesi europei meno “evoluti” sotto tale punto di vista.
Intanto, accantonati questi problemi la cui risoluzione pare essere più complessa, pare che il primo step verta sull’importo delle pensioni: si passa infatti da quattro a tre aliquote Irpef. Tale cambiamento potrebbe garantire pensioni più alte.
Di quanto sarà l’aumento pensioni?
Per i redditi compresi tra i 15 e i 28 mila euro, pensioni comprese, l’aumento andrebbe dai 20 ai 260 euro l’anno, anche se salendo l’incremento si farebbe più consistente:
- 100 euro per i redditi sopra i 20mila euro;
- 200 euro per i i redditi da 25mila euro;
- 260 euro per i redditi da 28mila euro.
In sostanza, un tale sistema, sembrerebbe essere d’aiuto a chi ha pensioni più alte: un po’ un controsenso, se ci si riflette, ma questo è quanto.
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