In arrivo, dopo le lavorazioni, i pagamenti RdC di metà maggio. Vediamo insieme chi riceverà presto la ricarica RdC.
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Pagamenti RdC metà maggio
Pagamenti RdC metà maggio: eccoli arrivare. A ricevere la ricarica, saranno coloro che hanno fatto richiesta per la prima volta, e coloro che hanno presentato richiesta di rinnovo.
Due sono infatti le date da tenere a mente per i percettori RdC:
- metà mese, intorno al 15, per i nuovi percettori o per chi ha presentato richiesta
- fine mese, intorno al 27, per quanti invece ricevono un pagamento che va dalla seconda ricarica in poi.
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Riforma RdC: come cambierà il reddito di cittadinanza?
Il reddito di cittadinanza si prepara ad andare incontro a grandi cambiamenti. Dopo i vari dubbi e un continuo fare e disfare in merito ai nomi da attribuire ai nuovi sussidi, (prima MIA, poi GIL, poi infine Assegno di inclusione).
Il nuovo supporto alle famiglie si chiamerà Assegno di inclusione e sarà destinato ai quei nuclei famigliari con un ISEE di 9360 euro e che al loro interno abbiano almeno un:
- componente disabile;
- over 60;
- minorenne.
L’importo del sussidio ammonterà fino a 500 euro (sulla base delle varie fasce di reddito), cui aggiungere 280 euro per le persone che vivano in affitto, e a cui sommare ulteriori aggiunte sulla base dei calcoli delle scale di equivalenza.
La scala di equivalenza, risulta come segue:
- +valore 1 per il richiedente;
- +0,5 per ogni componente con disabilità non grave;
- +0,4 per ogni componente over 60;
- +0,15 per minori fino a un numero di 2
- +0,10 per i minori dal terzo in poi.
Esempio: famiglia senza reddito, cui spettano quindi 500 euro come reddito base, e che vive in affitto: 500+280=780.
A questo vanno aggiunti i punteggi aggiuntivi per i minori. Ipotizziamo siano due minori, uno sotto i due anni e l’altro al di sopra. Quindi 0,15+0,10= 0,25. Sommiamo dunque il valore base +1 del richiedente, e otterremo 1,25. 500*1,25=625.
La durata del sussidio è di 18 mesi, rinnovabile poi ogni volta per altri 12 con una pausa di un mese. Per tutti gli altri, invece, e cioè per quei soggetti tra i 18 ed i 59 anni che non rispondano ai requisiti di cui sopra, vi è il Supporto per la formazione. In questo caso, si tratta di 350 euro mensili, fruibili per 12 mensilità.
Il Supporto per la formazione, comunque, è cumulabile con l’ADI. Infatti, la grande novità è che i soggetti maggiorenni nello stesso nucleo dei percettori di ADI, possono presentare richiesta per il Supporto per la formazione, a patto, ovviamente, che il nucleo famigliare non superi i 6000 euro di ISEE, requisito fondamentale per percepire il sussidio.
Facciamo un esempio: famiglia a reddito zero, con 1 solo genitore, 2 figli a carico di cui uno maggiorenne e uno minorenne. 500 euro (base) per il richiedente. Cui aggiungere 0,10 per il minore sopra i 3 anni. 500*1,10=550 euro.
Tuttavia, il figlio maggiorenne potrà presentare richiesta per ottenere il Supporto per la formazione, quindi altri 350 euro, per un totale di 900 euro.
Queste, per grandi linee, le normative previste dal nuovo Decreto Lavoro
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