Pagamenti RdC metà ottobre: quando arrivano?
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Metà ottobre è la data da segnare sul calendario per quanti hanno chiesto rinnovo RdC o sono alla prima domanda. Il 27 invece è poi il turno di coloro che sono alla seconda ricarica o oltre.
Pagamenti RdC metà ottobre: quando?
I pagamenti RdC di metà ottobre saranno emessi probabilmente venerdì 13, dato che il 14 ed il 15 sono un sabato ed una domenica.
Diciamo “probabilmente” perchè INPS in altre occasioni simili ha preferito anticipare il pagamento anziché posticiparlo al lunedì successivo, quindi potrebbe essere così anche stavolta.
Tuttavia, va ricordato che è successo anche che i pagamenti venissero invece posticipati al primo giorno lavorativo utile, quindi non si esclude possano avvenire anche il 16.
Novità RdC: le ultime notizie
Rdc e invalidi: buone notizie recenti. Infatti, riguardo gli invalidi, è stato statuito che anche quelli con invalidità sotto al 66% potranno fruire del Reddito fino a fine anno.
Una notizia ottima, dato che coloro con invalidità inferiori erano stati tagliati fuori, e si tratta di una grossa fetta di percettori che essendo affetti da invalidità non riuscirebbero comunque a trovare un impiego.
SFL e corsi di formazione
Intanto, le notizie sui corsi di formazione per i percettori del Supporto per la formazione non sono buone. I corsi sono pochi, e lo dice il nostro reportage in materia.
Se l’intenzione iniziale del supporto era quella comunicata da Elvira Calderone, che aveva parlato di una necessità di far trovare un lavoro a quante più persone possibili in poco tempo, la lentezza con la quale i corsi vengono proposti e il fatto che appena l’1% del totale siano ancora attivi, desta qualche ragionevole preoccupazione.
Come troveranno lavoro i percettori, se non vengono avviati i percorsi di inserimento?
Reddito di cittadinanza europeo: l’idea di Tridico
Intanto, Tridico, in una lunga intervista a Fanpage, ha comunicato il progetto di un reddito di cittadinanza europeo.
“L’idea è quella di inserire un reddito minimo a livello europeo per tutti gli Stati membri, finanziato da Bruxelles. C’è una valenza sociale innanzitutto, di sostegno alle classi più povere con un reddito minimo per tutti coloro che sono sotto una certa soglia, calcolata come povertà relativa in ciascun Paese”.
Poi, specifica, il progetto avrebbe anche “un valore economico fondamentale. Ricordiamo che l’Eurozona non ha meccanismi automatici di stabilizzazione, cioè in caso di crisi ognuno va per conto suo. Perciò sarebbe utile avere dei meccanismi centralizzati di stabilizzazione, pagati dal bilancio di Bruxelles, in modo che i Paesi in recessione, quelli più deboli, riescano a risollevarsi senza prendere risorse dai propri bilanci”.
L’ammontare del reddito, sarebbe di circa “800 euro mensili”, e spetterebbe, e per coloro che hanno redditi, consisterebbe in una integrazione per arrivare a quella soglia.
Poi, dice che si tratterebbe di un reddito differenziato, sulla base del caro vita dei vari Paesi: “negli altri Paesi europei potrebbe essere più alto, ad esempio in Francia e in Germania, visto che i loro redditi medi sono più alti”
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