Dal 1° novembre 2025 chi sogna di guidare in autonomia dovrà prepararsi a una spesa più alta e a cambiamenti sostanziali nel percorso per conseguire la patente. Il nuovo scenario, introdotto dalle ultime direttive nazionali e dell’Unione Europea, riguarda in particolare la patente di categoria B, quella più richiesta in Italia, e porta un’onda di novità destinate a coinvolgere (e sconvolgere) centinaia di migliaia di candidati. Ecco tutti i particolari.
Patente di guida, gli aumenti in arrivo dal 1° novembre
Fino ad oggi la spesa per la patente B variava in base alla città, all’autoscuola e alla distanza percorsa dagli esaminatori, ma da novembre il prezzo partirà da almeno 20 euro in più per candidato. Il motivo è duplice: da una parte la revisione degli importi riconosciuti agli esaminatori della Motorizzazione (ora sarà erogato un “gettone” fisso di 275 euro per ogni sessione d’esame pratico), dall’altra la necessità per le autoscuole di riallineare le tariffe per garantire la nuova qualità e durata richiesta dal percorso formativo. A conti fatti, ogni candidato dovrà prevedere circa 10-15 euro extra per la quota esame.
Nuove regole per le lezioni di guida
Un’altra novità riguarda l’aumento delle ore di guida obbligatorie. Se prima bastavano sei lezioni, ora saranno almeno otto, tutte con istruttore abilitato e vettura dotata di doppi comandi. Le nuove esercitazioni copriranno non solo la guida cittadina, ma anche tratti extraurbani, autostrade e prove in condizioni di scarsa visibilità (quindi anche di notte). I costi? Una singola lezione oscillerà tra i 40 e i 60 euro, portando così il totale della formazione pratica ben oltre i 400 euro: un balzo in avanti notevole rispetto ai circa 300 euro necessari negli anni scorsi.
Nuove opportunità per i 17enni, ma con regole stringenti
Le nuove direttive europee promettono inoltre uno scenario inedito dal 2028: la patente a 17 anni, ottenibile solo con un adulto esperto al proprio fianco fino al diciottesimo compleanno. Ma non è tutto: gli esami saranno più aggiornati e includeranno quesiti incentrati sull’uso del cellulare, sulla sicurezza di pedoni e ciclisti, sugli angoli ciechi e sui comportamenti da tenere nei casi di pericolo. Chi ottiene la patente dovrà inoltre sottostare a un periodo di prova di due anni, con multe e sanzioni ulteriormente irrigidite in caso di infrazioni gravi.
L’obiettivo implicito delle nuove regole è chiaro: investire sulla preparazione dei nuovi conducenti e sull’abbassamento dei rischi sulle strade italiane. Più ore di guida, più attenzioni all’esame, più restrizioni per i neopatentati, così da costruire una generazione di automobilisti veramente pronta, consapevole e responsabile. Certo, il prezzo diventa sempre più alto, ma può darsi che i vantaggi in termini di sicurezza e maturità valgano la spesa extra. In ogni caso, alla luce delle nuove regole, il percorso per ottenere la patente si conferma come una vera e propria sfida, sia economica che formativa.