Patto per il lavoro e patto di attivazione digitale: sicuramente avrete sentito parlare tanto di questi due patti solo apparentemente uguali ma che in realtà nascondono delle differenze.
Se siete confusi sulla differenza tra i due, siete nel posto giusto!
Differenze patto per il lavoro e patto di attivazione digitale
Da quando il Supporto per la formazione si è affacciato sulle vite dei percettori RdC, termini di varia natura sono riecheggiati costantemente: piattaforma SIISL, patto di attivazione digitale, patto per il lavoro. Tutti “obblighi” che il futuro percettore SFL ha, se vuole percepire il sussidio in questione.
Un aspetto che ha provocato non poca confusione, forse anche per colpa di quei due termini così simili tra loro, è la differenza tra i due patti che il percettore è chiamato a sottoscrivere.
Parliamo del patto di attivazione digitale e del patto per il lavoro. Due patti apparentemente simili ma invece diversi.
Vi spieghiamo noi in cosa differiscono!
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Patto di attivazione digitale: step 1
Il patto di attivazione digitale è il patto di prima istanza che il richiedente è chiamato a sottoscrivere quando si accinge a presentare richiesta per il Supporto per la formazione.
Con tale patto, il richiedente manifesta la sua volontà a impegnarsi nel dialogo coi centri per l’impiego e ad iscriversi alla piattaforma SIISL.
Il patto di attivazione digitale è di fondamentale importanza, e la sua mancata sottoscrizione può condurre alla sospensione del sussidio. Con tale patto, il percettore si impegna a presentarsi alla convocazione da parte dei servizi per il lavoro, per la stipula del patto di servizio personalizzato.
Patto per il lavoro (o patto di servizio personalizzato) : step 2!
Il patto per il lavoro (noto anche come patto di servizio personalizzato) è invece un patto che il richiedente va a sottoscrivere quando, convocato dalle agenzie per il lavoro, viene chiamato a impegnarsi e a dare la sua disponibilità immediata al lavoro, impegnandosi ad accettare quelle proposte lavorative congrue basate sulla sua esperienza e sulle sue capacità.
La mancata sottoscrizione del patto, comporta la decadenza dalla domanda. Il percettore è tenuto, inoltre, in virtù di tale patto, ad accettare le proposte lavorative lui sottoposte, a partecipare ai corsi di formazione.
Entrambi i patti, dunque, sono due patti complementari e di fondamentale importanza. La mancanza dell’uno o dell’altro è, infatti, causa di impossibilità di fruizione del Supporto per la formazione.
Il non rispetto, poi, del patto per il lavoro, comporta l’immediata revoca sfl del sussidio con impossibilità di sanare tale revoca tramite una nuova domanda.