Pensione quota 103 come funziona? Il Bonus Maroni 2023 per Quota 103 è un nuovo incentivo introdotto dal governo italiano per coloro che scelgono di rimanere al lavoro nonostante abbiano raggiunto i requisiti per l’anticipo pensionistico tramite il sistema di pensione Quota 103.
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Pensione quota 103 come funziona?
La Quota 103 è un istituto di anticipo pensionistico che consente ai lavoratori dipendenti del settore privato di andare in pensione in modo anticipato se la somma dell’età anagrafica e dei contributi versati raggiunge il valore di 103. Questo strumento è stato introdotto per agevolare l’uscita dal lavoro dei lavoratori che desiderano anticipare la pensione.
Tuttavia, nella Legge di Bilancio 2023, il governo ha deciso di introdurre il Bonus Maroni per incentivare i lavoratori che hanno raggiunto i requisiti per la pensione Quota 103 a rimanere al lavoro anziché andare in pensione anticipata. Questo bonus rappresenta un’agevolazione economica o altre forme di incentivo per coloro che scelgono di continuare l’attività lavorativa nonostante avrebbero il diritto di andare in pensione.
Legge maroni sulle pensioni, come funziona?
La riforma Maroni pensioni 2023 è un premio offerto a coloro che scelgono di rimandare il pensionamento anticipato, nonostante abbiano già raggiunto i requisiti per accedere alla pensione Quota 103. Quest’ultima sostituisce, a partire dal 2023, l’esperimento di Quota 102 come meccanismo di pensionamento agevolato. Il governo considera la Quota 103 come un’ulteriore misura provvisoria in attesa di una riforma pensionistica strutturale, organica e attesa da molto tempo.
Il nome “bonus Maroni” deriva dal fatto che riprende uno strumento già previsto nel periodo compreso tra il 2004 e il 2007, quando era in vigore un meccanismo simile introdotto dall’allora Ministro del Welfare Roberto Maroni, recentemente scomparso. Questo strumento era volto a contenere le spese previdenziali.
Il bonus consiste in un’esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali pari al 9,19% della retribuzione imponibile. Si tratta del contributo IVS a carico del lavoratore dipendente, analogamente a quanto accade per il taglio del cuneo fiscale.
Nell’aggiornamento più recente, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con il Ministero dell’Economia, ha pubblicato il Decreto del 21 marzo 2023, che attua gli incentivi per il rinvio del pensionamento previsti nella Manovra, sulla Gazzetta Ufficiale n. 110 del 12 maggio 2023. Questo decreto fornisce ulteriori dettagli e istruzioni riguardo agli incentivi al posticipo del pensionamento.
Vantaggi e svantaggi del bonus Maroni
Il bonus Maroni presenta vantaggi e svantaggi che è importante considerare. Ecco una sintesi di entrambi:
Vantaggi del bonus Maroni:
- Aumento dello stipendio netto: Il lavoratore che decide di rimandare il pensionamento anticipato tramite Quota 103 potrà beneficiare di uno stipendio più elevato grazie allo sgravio contributivo del 9,19%. Questo può rappresentare un incentivo finanziario per rimanere al lavoro.
- Maggiore accumulo contributivo: Nonostante i nuovi contributi versati dopo l’attestazione del possesso dei requisiti di pensione non aumentino l’anzianità contributiva del lavoratore, essi contribuiranno comunque all’accumulo previdenziale complessivo. Ciò significa che il lavoratore avrà una maggiore sicurezza economica in pensione grazie all’accumulo di ulteriori contributi.
Svantaggi del bonus Maroni:
- Importo della pensione basato sulla data della prima scadenza utile: L’assegno previdenziale sarà calcolato in base all’anzianità contributiva conseguita fino alla data effettiva del pensionamento, che potrebbe essere successiva alla data in cui il lavoratore avrebbe potuto accedere per la prima volta alla pensione. Ciò significa che l’importo della pensione potrebbe non tener conto dei nuovi contributi versati dopo il possesso dei requisiti di pensione.
- Assenza di aumento dell’importo della pensione: Poiché i nuovi contributi versati dopo l’attestazione dei requisiti di pensione non aumentano il montante contributivo del lavoratore, l’importo della pensione rimarrà invariato. Di conseguenza, l’incentivo finanziario fornito dal bonus Maroni potrebbe non riflettersi in un aumento dell’importo della pensione futura.
È importante valutare attentamente sia i vantaggi che gli svantaggi del bonus Maroni prima di prendere una decisione riguardo al pensionamento anticipato e all’utilizzo di questo incentivo. Si consiglia di consultare un consulente previdenziale o l’INPS per comprendere appieno le implicazioni e le conseguenze finanziarie della scelta.
Come richiedere il bonus Maroni
Il Decreto 21 aprile 2023 prevede che il bonus Maroni possa essere richiesto direttamente all’INPS. L’INPS fornirà le istruzioni specifiche per la presentazione della domanda tramite un messaggio o una circolare che sarà rilasciata entro alcune settimane.
Per accedere al bonus, il lavoratore deve seguire i seguenti passaggi:
- Comunicazione all’INPS: Il lavoratore deve dare comunicazione all’INPS della sua volontà di accedere all’incentivo del bonus Maroni.
- Certificazione da parte dell’INPS: Successivamente, l’INPS provvederà a certificare al lavoratore il raggiungimento dei requisiti minimi pensionistici per l’accesso al trattamento di pensione anticipata flessibile. Questa certificazione verrà comunicata anche al datore di lavoro. L’INPS dispone di un periodo massimo di 30 giorni per fornire questa certificazione o per acquisire la documentazione integrativa necessaria.
- Recupero degli sgravi contributivi: Infine, il datore di lavoro acquisirà la certificazione dell’INPS e, se necessario, procederà al recupero, a conguaglio, degli sgravi contributivi che erano stati precedentemente trattenuti dalla busta paga del lavoratore e versati all’INPS.
È importante seguire attentamente le istruzioni fornite dall’INPS per la presentazione della domanda di bonus Maroni e per garantire una corretta gestione dei contributi previdenziali.
Guida per fare domanda
La domanda di accesso al riforma pensioni Maroni può essere presentata direttamente dall’interessato tramite i seguenti canali sul sito dell’INPS:
- Sito web INPS: È possibile accedere al sito dell’INPS all’indirizzo www.inps.it e seguire il percorso “Pensione e Previdenza” > “Domanda di pensione”. Successivamente, all’interno dell’area tematica “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, Certificazioni, APE Sociale e Beneficio precoci”, si potrà accedere alla sezione dedicata al Bonus Maroni. Per effettuare l’accesso, sarà necessario utilizzare uno dei seguenti metodi di autenticazione: SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) di almeno Livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta di Identità Elettronica 3.0).
- Patronato: È possibile presentare la domanda di accesso al Bonus Maroni tramite un Patronato. I Patronati sono enti che offrono assistenza e supporto nella gestione delle pratiche previdenziali e pensionistiche. Si consiglia di contattare il Patronato di riferimento per richiedere assistenza nella presentazione della domanda.
- Contact Center Integrato: È possibile contattare il Contact Center Integrato dell’INPS chiamando il numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06164164 (a pagamento da rete mobile, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori). Attraverso il Contact Center, si potranno ottenere informazioni e assistenza nella presentazione della domanda di Bonus Maroni.
È importante seguire attentamente le istruzioni fornite dal canale scelto per la presentazione della domanda e assicurarsi di fornire tutte le informazioni richieste in modo corretto e completo.
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