Pensioni, quali i sistemi migliori in Europa?

Francesca Ereddia

24 Ottobre 2024

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Pensioni europee: il Mercer CFA Institute Global Pension Index 2024 ha collocato il sistema pensionistico olandese al primo posto, valutando 48 modelli pensionistici che coprono il 65% della popolazione mondiale. L’indice esamina diversi aspetti, tra cui sostenibilità, adeguatezza e integrità.

Una stangata per l’Italia, che al momento si trova a combattere con le aspre e dure critiche al sistema pensionistico, attualmente annaspante, anche a causa del brusco calo di natalità, che ormai da anni continua a colare a picco.

In questo contesto, i Paesi Bassi hanno dunque ottenuto il punteggio complessivo più alto (84,8), seguiti da Islanda (83,4) e Danimarca (81,6). Il report sottolinea come il sistema pensionistico olandese stia beneficiando della transizione da un sistema collettivo a prestazione definita a un modello più individuale a contribuzione definita, supportato da normative ben strutturate e servizi di assistenza per i partecipanti.

La situazione pensioni in Italia

Come accennavamo, l’Italia, invece, si trova al di sotto della media europea in tutte e tre le dimensioni dell’indice, insieme a paesi come Austria, Polonia e Turchia. Il punteggio complessivo italiano è diminuito rispetto al 2023, passando da 56,3 a 55,4. Nonostante un leggero miglioramento nel parametro di sostenibilità (da 23,7 a 25,1), l’Italia continua a occupare una delle posizioni più basse in Europa, principalmente a causa dell’elevato debito pubblico, della bassa crescita economica e della scarsa adesione alla previdenza complementare.

In compenso, l’indice di integrità ha registrato un miglioramento significativo (da 75,9 a 77,2), grazie all’aumento del capitale gestito dai fondi pensione privati e alla maggiore trasparenza delle informazioni per gli iscritti.

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Il futuro delle pensioni

Marco Valerio Morelli, amministratore delegato di Mercer Italia, ha sottolineato l’importanza di migliorare l’equilibrio tra reddito pensionistico pubblico e privato, per aumentare la copertura dei lavoratori. Inoltre, secondo Morelli, è cruciale creare un ambiente di lavoro adatto a un mondo in cui sempre più persone desiderano lavorare in età avanzata.


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