Piattaforma Supporto per la formazione e il lavoro: finalmente attiva a giorni (dal 1° settembre). SIISL, il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa sarà presto disponibile per i cittadini. La piattaforma si ripromette di coadiuvare i cittadini nella ricerca di un impiego.
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Piattaforma Supporto per la formazione: a settembre lo start
Motori in partenza per il debutto della piattaforma, nella cui struttura saranno coinvolte anche altre amministrazioni, che opereranno insieme per incrociare i dati e facilitare così l’avviamento al lavoro per i percettori del Supporto per la formazione.
Nei prossimi giorni, è prevista l’emanazione di un decreto interministeriale di 10 articoli, che spiegherà per filo e per segno il funzionamento della piattaforma.
Coloro che, infatti, rientrano nella platea di persone non eleggibili per l’Assegno di inclusione, percepiranno infatti il Supporto per la formazione e il lavoro.
Il sussidio, che ha la durata di un anno e non è rinnovabile, ha lo scopo di integrare nel mondo del lavoro queste platee, aiutandole nella ricerca del lavoro e facilitando il dialogo con i Centri per l’impiego e tutto quello che orbita attorno ad essi.
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Supporto per la formazione: alcune info utili
Il Supporto per la formazione e il lavoro è un sussidio ammontante a 350 euro mensili, erogati mediante bonifico da parte dell’INPS, non rinnovabile e della massima durata di un anno.
A differenza dell’Assegno di inclusione, la cui durata è di 18 mesi rinnovabili, e il cui ammontare parte da una base minima di 480 euro, rimodulabili poi sulla base delle scale di equivalenza, il Supporto ha quindi durata ed ammontare inferiori.
Stop RdC: a settembre il Supporto per la formazione
Dopo lo stop RdC, sono state circa 169mila le famiglie che a luglio, ovvero allo scadere della settima mensilità, hanno subìto lo stop del reddito.
Per loro, a partire da settembre, sarà perciò disponibile il Supporto per la formazione. Non si conoscono ancora i modi di presentazione della domanda, seppure è ragionevole ritenere che saranno i medesimi per la presentazione della domanda per RdC, una volta che la piattaforma verrà aperta, o forse anche prima, quando, a giorni, verrà pubblicato il decreto di cui sopra.
Rimaniamo dunque in attesa di ulteriori riscontri.
FAQ
Cosa succede se vengo chiamato dai Centri per l’impiego?
Chi viene chiamato dai Centri per l’Impiego, dovrà sottoscrivere il Patto per il Lavoro, col quale si impegna a seguire le direttive dei Centri stessi, e a partecipare alle iniziative messe in atto da questi ultimi.
Ogni 90 giorni, poi, il (futuro) percettore del Supporto per la formazione e il lavoro dovrà fornire ai Centri una rendicontazione delle sue attività volte effettivamente all’inserimento nel mondo del lavoro. La mancata presentazione del resoconto senza giustificato motivo, è causa di decadenza dal beneficio.
Perché non sono stato chiamato dai servizi sociali?
Se non sei stato chiamato dai Servizi sociali, e hai ricevuto la sospensione del Reddito di cittadinanza dopo le sette mensilità, è probabile che tu non rientri tra i soggetti non occupabili. Tuttavia, se ritieni invece di non essere occupabile, puoi essere tu stesso a richiedere ai Servizi sociali di verificare la tua situazione, e continuare così a percepire il Reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre 2023. In quel caso, qualora a seguito delle verifiche risultassi essere un soggetto non occupabile, riceveresti anche gli arretrati maturati a seguito della sospensione RdC.