Pignoramento conto corrente: può avvenire per mancato mantenimento dei figli? Tale mantenimento dei figli è regolamentato dalla legge, precisamente all’art.30 della Costituzione e dal codice civile (art. 315 bis, comma 1, cc).
La legge ci suggerisce che chiunque abbia l’obbligo di provvedere al sostentamento dei propri figli deve farlo “in base alle proprie possibilità economiche”
Purtroppo, non sempre ciò avviene e il mancato pagamento del mantenimento dei figli può comportare serie conseguenze legali, tra cui il pignoramento del conto corrente del genitore inadempiente. Ma cosa si intende esattamente per pignoramento e quali sono le procedure adottate in caso di mancato mantenimento dei figli?
Pignoramento conto corrente: cos’è?
Il pignoramento è una procedura giudiziaria mediante la quale un creditore può ottenere il recupero di un credito, cioè il prelievo forzato di somme di denaro o beni equivalenti dal patrimonio del debitore. In pratica, quando una persona non adempie ai propri obblighi finanziari e il creditore ottiene un titolo esecutivo da parte dell’autorità giudiziaria, può richiedere l’esecuzione coattiva dei propri diritti tramite il pignoramento dei beni del debitore, tra cui il conto corrente bancario. Questo vuol dire che il conto del debitore viene bloccato, in modo che le autorità possano prelevare la somma necessaria per saldare il creditore.
Come funziona il pignoramento di un conto corrente?
Nel caso del mancato pagamento del mantenimento dei figli, il genitore in cui ricade l’obbligo di provvedere al sostentamento può essere oggetto di un procedimento giudiziario per il recupero delle somme non versate. Se il creditore, ovvero il genitore affidatario o il figlio maggiorenne, ottiene una sentenza o un titolo esecutivo che attesti l’obbligo di pagamento da parte del genitore inadempiente, può richiedere il pignoramento dei conti correnti.
Una volta ottenuto il decreto di pignoramento da parte dell’autorità giudiziaria competente, l’istituto di credito presso cui è aperto il conto corrente del debitore riceve l’ordine di trattenere una determinata somma di denaro dal conto stesso. Questa somma viene quindi trasferita al creditore per adempiere all’obbligo di pagamento stabilito dalla sentenza o dal titolo esecutivo.
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Cosa succede se non si paga il mantenimento per i figli?
Il mancato pagamento del mantenimento dei figli è una grave violazione degli obblighi genitoriali previsti dalla legge italiana. Le conseguenze di tale comportamento possono essere molteplici:
- come descritto in precedenza, il creditore può ottenere il pignoramento del conto corrente del genitore inadempiente per recuperare le somme dovute a titolo di mantenimento dei figli;
- chiunque sia inadempiente nei confronti degli obblighi di mantenimento può incorrere nella sospensione della patente di guida, una misura che viene applicata come deterrente per costringere il genitore a adempiere ai propri obblighi verso i figli;
- oltre al pignoramento del conto corrente, il creditore può richiedere il sequestro di altri beni di proprietà del genitore inadempiente;
- in casi particolarmente gravi, il mancato pagamento del mantenimento dei figli può configurarsi come reato penale, punibile con sanzioni pecuniarie e, in casi estremi, anche con l’arresto.
Cosa comporta una denuncia per mancato mantenimento?
La denuncia per mancato mantenimento è il primo passo che il creditore può intraprendere per far valere i propri diritti in caso di inadempienza da parte dell’altro genitore. Presentare una denuncia presso le autorità competenti avvia un procedimento giudiziario che può portare alla determinazione dell’obbligo di pagamento e all’adozione delle misure coercitive descritte in precedenza, come il pignoramento conto corrente o altri beni.