Potrebbe essere sopraggiunto un nuovo problema ISEE corrente e assegno di inclusione: chi non rinnova ISEE corrente in scadenza a dicembre, a gennaio potrebbe avere brutte sorprese. Ecco cosa sappiamo.
Problema ISEE corrente e Assegno di inclusione: cosa potrebbe accadere a gennaio
L‘ISEE corrente ha una validità di 6 mesi. Scaduti i quali sono due le possibili ipotesi a cui si potrebbe andare incontro quando si parla di Assegno di inclusione:
- l’ISEE corrente scade e con esso decade ADI, perché INPS non ha più punti di riferimento per calcolare ADI;
- l’ISEE corrente scade, e viene nuovamente considerato l’ISEE ordinario, con l’ovvia conseguenza che ADI viene ricalcolato sulla base di questo, e quindi il rischio è quello di andare fuori tetto massimo (decadendo ADI) o ricevere un importo minore.
Per non perdere l’assegno, o per non ricevere un importo minore, è pertanto consigliabile rinnovare ISEE corrente tempestivamente. Facciamo degli esempi pratici.
Assegno di inclusione e ISEE corrente: quando rinnovarlo se scade a dicembre?
Se ADI scade, ad esempio, giorno 11 dicembre, per continuare a percepire ADI anche a gennaio, sarà necessario rinnovare subito ISEE corrente, non appena scade e per evitare problemi di qualsiasi sorta. Rinnovarlo tempestivamente in modo da continuare a percepirlo tranquillamente e con gli importi corretti, è la soluzione più saggia per evitare problemi.
Facciamo un altro esempio: ISEE corrente scade il 18 dicembre. Per il mese di dicembre, quindi, riceverò l’assegno con gli importi corretti e che fanno riferimento al mio ISEE corrente di dicembre. Dopo di che però devo provvedere quanto prima a rinnovare ADI per continuare a ricevere l’importo corretto.
ISEE corrente: come funziona?
Ricordiamo che l’ISEE corrente è richiesto in caso di perdita del lavoro, cambiamenti di contratto, cessazione di trattamenti assistenziali o altre variazioni economiche significative (come l’uscita dal nucleo famigliare di un membro che produceva reddito o contrariamente, la sua entrata nel nucleo).
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Ha validità di sei mesi se si riferisce a variazioni reddituali e fino al 31 dicembre per variazioni patrimoniali. Deve essere aggiornato entro due mesi in caso di nuovi cambiamenti lavorativi.
Per ottenerlo, è necessario disporre di una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) aggiornata e compilare specifici moduli, fornendo documentazione attestante le variazioni lavorative, patrimoniali e reddituali. La procedura può essere effettuata autonomamente sul portale INPS o con l’aiuto di un CAF.
Il calcolo dell’ISEE corrente tiene conto dei redditi aggiornati e, per quelli riferiti agli ultimi due mesi, moltiplica il valore percepito per sei per ottenere il dato annuale. L’articolo sottolinea l’importanza di questo strumento per riflettere rapidamente cambiamenti nella situazione economica, garantendo l’accesso a prestazioni e agevolazioni sociali in linea con le condizioni attuali del nucleo familiare.
Detto ciò, l’ISEE andrebbe aggiornato tempestivamente alla sua scadenza, per assicurarsi di non avere problematiche con l’erogazione dell’assegno di inclusione.