Revoca amministratore condominio. La gestione di un condominio è spesso sinonimo di coordinamento e cooperazione tra i suoi membri. Tuttavia, quando sorgono disaccordi o malcontento nei confronti dell’amministratore di condominio, è essenziale conoscere i diritti e le procedure che regolano la sua revoca. Questo articolo esplora gli aspetti sostanziali e procedurali della revoca dell’amministratore di condominio, secondo quanto disciplinato dall’articolo 1229 del Codice Civile italiano.
Come togliere l’amministratore di condominio?
Per revocare l’amministratore di condominio e procedere alla sua sostituzione, è necessario seguire una serie di passaggi e rispettare le procedure stabilite dalla legge e dal regolamento condominiale. Ecco una guida su come fare:
Convocazione dell’assemblea condominiale
- Raccolta delle firme: Gli inquilini desiderosi di revocare l’amministratore devono raccogliere le firme necessarie per richiedere una convocazione straordinaria dell’assemblea condominiale. Il numero di firme richiesto e le modalità di presentazione della richiesta sono specificate nel regolamento condominiale.
- Convocazione dell’assemblea: Una volta ottenute le firme necessarie, occorre presentare la richiesta di convocazione all’amministratore o al presidente dell’assemblea, rispettando le modalità previste dal regolamento.
Discussione e deliberazione in assemblea
- Presentazione delle motivazioni: Durante l’assemblea, coloro che desiderano la revoca dell’amministratore devono presentare le loro motivazioni e le ragioni per cui ritengono che l’amministratore attuale non sia idoneo a svolgere il suo incarico.
- Votazione: Dopo la discussione, si procede alla votazione sulla revoca dell’amministratore. La revoca viene decisa con la maggioranza prevista per la nomina dell’amministratore stesso o secondo le regole stabilite dal regolamento condominiale.
Nomina di un nuovo amministratore
In caso di revoca dell’amministratore, l’assemblea condominiale deve anche deliberare sulla nomina di un nuovo amministratore. La procedura di nomina segue le stesse modalità previste per la revoca.
Comunicazione della decisione
La decisione di revoca e la nomina del nuovo amministratore devono essere comunicate all’amministratore interessato e a tutti i condomini. Inoltre, è importante informare il nuovo amministratore sulle sue responsabilità e sugli obblighi legati all’incarico.
Eventuale ricorso giudiziario
In alcuni casi, l’amministratore revocato potrebbe decidere di impugnare la decisione dell’assemblea davanti all’autorità giudiziaria. In tal caso, sarà necessario seguire le procedure legali previste per risolvere la controversia.
Cause revoca amministratore condominio
Le cause per revocare un amministratore di condominio possono variare, e sono stabilite principalmente dalla legge e dal regolamento condominiale. Ecco alcune delle cause più comuni che possono giustificare la revoca di un amministratore:
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- Gravi irregolarità nella gestione: Questo include l’omessa convocazione dell’assemblea per l’approvazione del rendiconto condominiale, la mancata esecuzione di provvedimenti giudiziari e amministrativi, la gestione finanziaria inappropriata che genera confusione tra il patrimonio del condominio e quello personale dell’amministratore, e altre azioni che violano gli obblighi previsti per l’amministratore.
- Mancata apertura o utilizzo del conto corrente condominiale: L’amministratore è tenuto ad aprire un conto corrente bancario o postale intestato al condominio e a gestirlo correttamente. La mancata apertura o l’utilizzo del conto corrente condominiale può costituire motivo di revoca.
- Mancata resa del conto della gestione: L’amministratore è obbligato a fornire un resoconto dettagliato della gestione finanziaria del condominio. La mancata presentazione del rendiconto può essere considerata una violazione dei suoi doveri e una causa di revoca.
- Inadempienza agli obblighi previsti dalla legge e dal regolamento condominiale: Questo include la mancata tenuta dei registri di anagrafe condominiale, la mancata registrazione dei verbali delle assemblee, l’omissione di comunicazioni obbligatorie ai condomini e altre violazioni degli obblighi normativi e regolamentari.
- Gravi irregolarità fiscali: Qualsiasi comportamento dell’amministratore che costituisca una violazione delle leggi fiscali, come evasione fiscale, frode o mancato pagamento di imposte, può essere motivo di revoca.
- Violazione delle attribuzioni e dei doveri dell’amministratore: Se l’amministratore agisce al di fuori delle sue attribuzioni o compie azioni che danneggiano il condominio o i suoi membri, ciò può costituire motivo di revoca.