La classifica Clarivate Analytics 2024, che celebra i migliori scienziati al mondo, ha incluso tre eccellenze dell’Università Federico II di Napoli tra i ricercatori più citati: Danilo Ercolini, Angelo Antonio Izzo ed Edoardo Pasolli. I tre docenti sono stati riconosciuti come “Highly Cited Researchers“, un titolo riservato a quegli scienziati che con i loro studi e pubblicazioni hanno segnato profondamente il progresso scientifico globale.
Questo riconoscimento, assegnato annualmente dal Web of Science Group di Clarivate, è uno dei più prestigiosi in ambito accademico e viene attribuito allo 0,1% dei ricercatori di tutte le discipline a livello mondiale. Rientrare in questa élite significa essere autori di un numero significativo di articoli scientifici altamente citati nell’ultimo decennio e avere un impatto tangibile nei rispettivi settori.
Chi sono i tre docenti della Federico II più citati?
- Danilo Ercolini, microbioma e dieta mediterranea: Docente di Microbiologia e direttore del Dipartimento di Agraria della Federico II, è tra i volti più noti della ricerca italiana. Per il terzo anno consecutivo è stato incluso nella prestigiosa classifica, grazie ai suoi studi pionieristici sul microbioma umano e alimentare. In particolare, i suoi lavori si concentrano sull’impatto della dieta mediterranea sul microbioma umano, dimostrando come il cibo possa influenzare positivamente la salute. Le sue scoperte non solo hanno arricchito la conoscenza scientifica, ma hanno anche ispirato nuove linee di ricerca in ambito nutrizionale e medico.
- Angelo Antonio Izzo, cannabinoidi e farmacologia vegetale: farmacologo e direttore del Dipartimento di Farmacia della Federico II. Le sue ricerche si focalizzano sull’uso terapeutico dei composti vegetali, con particolare interesse verso i cannabinoidi e i loro effetti sui Transient Receptor Potential Channels, recettori cellulari coinvolti in molteplici processi biologici. Izzo è considerato un’autorità nel campo della Farmacologia e Tossicologia, avendo contribuito alla scoperta di potenziali applicazioni terapeutiche di composti naturali, con implicazioni importanti per la cura di malattie croniche e disturbi complessi;
- Edoardo Pasolli, machine learning per la metagenomica: professore associato di telecomunicazioni, è una figura emergente che unisce intelligenza artificiale e scienza biologica. Al suo secondo anno consecutivo nella lista Clarivate, Pasolli si distingue per l’uso del machine learning applicato ai dati metagenomici. I suoi studi si concentrano sull’analisi dei microbiomi, con applicazioni innovative sia nel campo della salute umana che nella sicurezza alimentare. L’approccio multidisciplinare di Pasolli rappresenta un esempio di come l’integrazione tra tecnologia e scienza possa portare a risultati rivoluzionari.
Perché il riconoscimento Clarivate è così importante?
Essere riconosciuti come Highly Cited Researchers è un traguardo eccezionale che conferma l’impatto globale delle ricerche condotte. La classifica, stilata annualmente da Clarivate Analytics, prende in esame il numero di articoli scientifici più citati nell’arco degli ultimi dieci anni, evidenziando i contributi più significativi alla comunità scientifica. Oltre al semplice conteggio delle citazioni, il riconoscimento prevede una valutazione qualitativa da parte dell’Institute for Scientific Information di Clarivate. Solo lo 0,1% della popolazione scientifica mondiale riesce a ottenere questo titolo, un risultato che rappresenta un parametro fondamentale nella valutazione della qualità accademica delle università.
L’importanza per la Federico II e per l’Italia
Nel 2024, il report Clarivate ha identificato 6.636 ricercatori di 59 Paesi come “Highly Cited Researchers”. Tra questi, 112 sono italiani, dimostrando il valore della scienza prodotta nel nostro Paese. La presenza di tre docenti della Federico II conferma l’importanza dell’università italiana nel panorama accademico internazionale. L’inclusione nella classifica ha un impatto significativo anche sul posizionamento globale delle università. La presenza di scienziati così influenti migliora la reputazione dell’istituzione, attirando fondi, talenti e collaborazioni. Inoltre, settori come la microbiologia, la farmacologia e il machine learning, rappresentati dai tre docenti, sono sempre più strategici per affrontare sfide globali come la salute, la sostenibilità e l’innovazione tecnologica.