La manovra 2025 ha introdotto grandi novità in tema ricette mediche, si va infatti ora verso la loro digitalizzazione. Tra dubbi ed incertezze, la digitalizzazione delle ricette mediche desta preoccupazioni, specialmente per le fette di popolazione composte da anziani o da persone scarsamente digitalizzate. Ecco come le ricette cambieranno il prossimo anno.
Come funzionerà la nuova procedura?
Secondo quanto previsto dalla Manovra, a partire quindi dal 1°gennaio 2025, i medici saranno saranno tenuti a prescrivere i medicinali esclusivamente tramite modalità digitali.
I medici utilizzeranno il Sistema Tessera Sanitaria (STS) per compilare le ricette, generando un codice univoco e un PIN associato. Il paziente riceverà un promemoria contenente queste informazioni, che potrà essere consegnato di persona o inviato tramite modalità telematiche già esistenti.
Dematerializzazione delle ricette e avvio della procedura elettronica
Con l’art. 54 dell’attuale disegno di legge di bilancio per l’anno 2025, presentato alle Camere sul lo scorso ottobre, è stato dato il via alla dematerializzazione obbligatoria di tutte le ricette mediche per i farmaci prescritti sul territorio nazionale, tra cui anche le ricette bianche che al momento vengono emesse facoltativamente ed alternativamente in modalità elettronica o cartacea.
Ora, saranno le Regioni ad esercitare la vigilanza e il controllo sulla gestione del fascicolo sanitario elettronico.
L’iter di dematerializzazione
L’iter di dematerializzazione delle ricette elettroniche è stato per la verità travagliato. Già nel 2020 dietro l’ordinanza del capo della protezione civile (Ocdpc 651 del 19 marzo 2020) sono stati individuati strumenti digitali alternativi alla stampa del promemoria per la trasmissione del numero della ricetta rossa. In quel modo, si è evitato il ritiro della ricetta fisica, in ossequio del rispetto delle norme covid.
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Si è altresì estesa la ricetta dematerializzata ai farmaci con piano terapeutico AIFA e ai medicinali distribuiti per conto del SSN, e infine, nel dicembre 2020, la dematerializzazione è avvenuta anche per le ricette bianche.
Tuttavia, per questioni attinenti alle infrastrutture informatiche, tale nuova modalità è divenuta operativa solamente a partire dal 31 gennaio 2022.
Quindi nonostante i vantaggi, ci sono alcune preoccupazioni riguardo all’implementazione della digitalizzazione:
- Accessibilità per gli anziani: Le persone meno avvezze alla tecnologia potrebbero incontrare difficoltà nell’adattarsi al nuovo sistema.
- Eventuali problemi con i sistemi telematici potrebbero ostacolare l’emissione e la gestione delle ricette.
I possibili disservizi e i sistemi telematici
Il dito è puntato su possibili disservizi dei sistemi telematici. Come tutti i sistemi elettronici, non sono esenti da problematiche e questo potrebbe mettere a rischio la garanzia d’accesso da parte dei cittadini.
Pensiamo a chi, ad esempio, ha bisogno urgentemente di un farmaco: se il sistema non dovesse funzionare per ore, cosa succederebbe?
Inoltre, l’aspetto rinnovato delle modalità di emettere ricette desta preoccupazioni anche dal punto di vista della digitalizzazione. Come faranno coloro che hanno una scarsa o inesistente propensione con i dispositivi digitali o sono sprovvisti di una linea internet? E che dire delle persone anziane?
Questi interrogativi aprono senza dubbio le porte ad una serie di problematiche che molto probabilmente verranno presto riscontrate, al momento dell’attuazione pratica della dematerializzazione delle ricette.
Osservano infatti gli esperti, “Gli strumenti elettronici devono rappresentare un ausilio per il medico e per la qualità dell’assistenza in quanto migliorano la modalità della trasmissione delle ricette alla farmacia. Il problema è se siamo pronti per farlo e se le reti di supporto tengono, ha detto infatti il presidente della Federazione dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo) Filippo Anelli.
Che ha aggiunto: “Dovremmo evitare che si appesantisca il lavoro dei sanitari potenziando la struttura elettronica», prosegue riferendosi all’uso più massiccio che si farà della rete. Si pone anche il tema della domiciliarità perché ci sono luoghi del Paese nei quali le linee elettroniche non sono stabili o non sono presenti affatto”
Possiamo dire che la digitalizzazione delle ricette mediche rappresenta un passo significativo verso la modernizzazione del sistema sanitario italiano. Tuttavia, è essenziale che tutte le parti coinvolte collaborino per garantire una transizione fluida e che vengano adottate misure per supportare coloro che potrebbero incontrare difficoltà con il nuovo sistema. In Italia, spesso l’implementazione di nuove tecnologie incontra ostacoli e ritardi; pertanto, sarà fondamentale monitorare attentamente l’evoluzione di questo processo per assicurare che gli obiettivi prefissati vengano effettivamente raggiunti.