Se stai pensando di chiedere il bonus psicologo, sei nel posto giusto. Si tratta di un aiuto economico concreto pensato per chiunque abbia bisogno di un supporto psicologico ma si trova a fare i conti con le spese. In pratica, è un contributo per pagare le sedute di psicoterapia, rivolto a chi risiede in Italia e ha un ISEE che non supera i 50.000 euro.
Che cos’è il bonus psicologo e a chi spetta
Nato per rispondere a un’esigenza crescente, il bonus psicologo non è più una misura temporanea, ma è diventato un sostegno stabile per chi affronta momenti di ansia, stress, depressione o altre fragilità emotive. L’idea di fondo è molto semplice: abbattere il muro economico che, troppo spesso, impedisce di prendersi cura della propria salute mentale.

Per fare domanda, i paletti da rispettare sono pochi e chiari:
- Avere la residenza in Italia quando si presenta la richiesta.
- Possedere un ISEE in corso di validità non superiore a 50.000 euro.
È bene sapere che l’importo che si può ricevere non è fisso, ma cambia in base alla fascia di reddito. Questo meccanismo permette di dare un aiuto più consistente a chi ne ha più bisogno.
Le tre fasce di reddito per il bonus
Il contributo è stato pensato per essere progressivo, quindi chi ha un reddito più basso riceve un aiuto maggiore. Con un finanziamento che per il 2024 ha raggiunto i 12 milioni di euro, gli importi sono stati suddivisi in questo modo:
- ISEE inferiore a 15.000 euro: si ha diritto a un contributo massimo di 1.500 euro.
- ISEE tra 15.000 e 30.000 euro: il bonus può arrivare fino a 1.000 euro.
- ISEE tra 30.000 e 50.000 euro: l’importo massimo scende a 500 euro.
Per farti un’idea più chiara, ecco una tabella riassuntiva.
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Riepilogo importi del bonus per fascia ISEE
| Fascia ISEE | Importo Massimo Bonus | Numero Sedute Coperte (a 50€) |
|---|---|---|
| Inferiore a 15.000 € | 1.500 € | Fino a 30 sedute |
| Tra 15.000 € e 30.000 € | 1.000 € | Fino a 20 sedute |
| Tra 30.000 € e 50.000 € | 500 € | Fino a 10 sedute |
Questa tabella ti aiuta a capire subito a quanto ammonta il tuo potenziale contributo. Ogni seduta viene coperta fino a un massimo di 50 euro. Se vuoi approfondire ogni dettaglio, puoi consultare la nostra guida completa al bonus psicologo.
Attenzione: il contributo non arriva direttamente sul tuo conto corrente. Una volta che la tua domanda viene accolta, l’INPS paga direttamente lo psicoterapeuta che hai scelto. Questo sistema rende tutto più semplice e garantisce che i fondi siano usati solo per le sedute.
Questo meccanismo è stato pensato per garantire trasparenza e toglierti il pensiero della gestione burocratica dei pagamenti. Per tutte le informazioni ufficiali, puoi fare riferimento anche al sito del Ministero della Salute.
Preparare i documenti e verificare i requisiti ISEE
Prima di tuffarsi nella procedura online per la richiesta del bonus psicologo, è fondamentale giocare d’anticipo. Un errore comune, che spesso porta al rigetto della domanda, è proprio la mancanza di un documento o un dato non aggiornato. Avere tutto pronto e a portata di mano trasforma un percorso che potrebbe essere stressante in un processo semplice e veloce.
La chiave di volta di tutta la richiesta è l’attestazione ISEE. Deve essere in corso di validità e, importantissimo, il suo valore non deve superare i 50.000 euro. Senza una DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) valida, la domanda non verrà nemmeno presa in considerazione dall’INPS.
ISEE ordinario o corrente: quale scegliere?
La maggior parte delle persone utilizza l‘ISEE ordinario, che fotografa la situazione economica di due anni prima. Ma cosa succede se la tua situazione è peggiorata di recente? Immagina di aver perso il lavoro negli ultimi mesi: il tuo ISEE ordinario, basato su redditi ormai vecchi, non rifletterebbe affatto questa nuova difficoltà.
In casi come questo, la soluzione è l’ISEE corrente. Questo strumento permette di aggiornare il valore basandosi sui redditi degli ultimi dodici mesi (o in alcune situazioni anche solo due), offrendo un quadro molto più realistico della tua condizione attuale. Richiederlo potrebbe fare la differenza tra rientrare in una fascia di reddito più bassa, ottenendo così un contributo maggiore, e superare la soglia massima.
Il consiglio è semplice: se la tua situazione economica è cambiata in peggio in modo significativo rispetto a due anni fa, valuta seriamente di richiedere l’ISEE corrente prima di inviare la domanda per il bonus.
La checklist definitiva dei documenti
Per essere sicuro di non dimenticare nulla, ecco una lista pratica dei documenti che devi assolutamente avere pronti prima di accedere al portale INPS. Considerala la tua checklist personale per una richiesta senza intoppi.
- Documento d’identità in corso di validità: Controlla che la tua carta d’identità o il passaporto non siano scaduti. Sembra banale, ma succede.
- Codice fiscale (Tessera Sanitaria): Tienila a portata di mano, ti servirà sia per l’accesso che per la compilazione vera e propria.
- Attestazione ISEE valida: Verifica bene la data di scadenza e, ovviamente, che il valore sia inferiore a 50.000 euro.
- Credenziali di accesso: Prepara il tuo SPID (di livello 2 o superiore), la CIE (Carta d’Identità Elettronica) o la CNS (Carta Nazionale dei Servizi) per autenticarti sul sito dell’INPS.
Preparare questi elementi in anticipo ti farà risparmiare un sacco di tempo e qualche mal di testa. A questo proposito, potrebbe interessarti approfondire l’argomento dei fondi aggiuntivi per il bonus psicologo per capire meglio quante risorse sono state stanziate.
Compilare la domanda online sul portale INPS
Una volta che hai tutti i documenti pronti, è il momento di affrontare la procedura online. La richiesta per il bonus psicologo si invia esclusivamente attraverso il portale dell’INPS, un passaggio che a prima vista può intimidire, ma che con le giuste indicazioni diventa assolutamente gestibile. Non serve essere un genio del computer, basta solo un po’ di attenzione.
Il primo passo, ovviamente, è accedere al sito ufficiale dell’INPS. Per entrare nella tua area personale e iniziare, dovrai autenticarti in modo sicuro. Le uniche modalità accettate sono quelle che garantiscono la tua identità digitale.
Puoi usare una di queste credenziali:
- SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), che deve essere almeno di livello 2.
- CIE (Carta d’Identità Elettronica).
- CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Questi sistemi sono una garanzia: assicurano che solo tu possa accedere ai tuoi dati e presentare la richiesta a tuo nome.
Navigare il portale e trovare il servizio giusto
Dopo aver fatto l’accesso, ti troverai nella dashboard principale del sito INPS. Da qui, devi raggiungere la pagina dedicata al bonus. Il percorso più diretto è usare la barra di ricerca che trovi in homepage, digitando “Contributo sessioni di psicoterapia“.
Questa è la dicitura ufficiale del servizio, quindi usarla ti porterà dritto alla pagina giusta. Ti sconsiglio di usare termini più generici come “bonus psicologo”, perché potresti ottenere risultati meno precisi e perdere tempo. Una volta sulla pagina del servizio, vedrai un pulsante per avviare la compilazione della domanda.
La homepage dell’INPS è il tuo punto di partenza. Prenditi un momento per familiarizzare con la sua struttura.

Capire come muoverti all’interno del sito ti aiuterà a compilare tutto con più sicurezza e meno stress.
Inserire e verificare i dati nel modulo
Una volta avviata la procedura, il sistema ti guiderà in un modulo da compilare. La buona notizia è che molti campi saranno già precompilati con i dati che l’INPS ha già su di te, come le informazioni anagrafiche e, cosa fondamentale, il valore del tuo ISEE.
Il tuo compito principale, a questo punto, è uno solo: verificare con la massima attenzione che ogni singolo dato sia corretto e aggiornato. Concentrati in particolare sul valore ISEE: assicurati che corrisponda esattamente a quello della tua attestazione più recente.
Se noti anche una piccola inesattezza, non ignorarla. Correggi subito i campi modificabili. Se invece il problema riguarda dati che non puoi cambiare, come l’ISEE, potrebbe essere necessario fermare la richiesta e risolvere prima la discrepanza, ad esempio presentando una nuova DSU.
Ricorda che dati sbagliati possono portare al rigetto automatico della domanda. Un ultimo controllo ai tuoi recapiti (email e numero di cellulare) è d’obbligo, perché saranno usati per tutte le comunicazioni sull’esito della tua richiesta.
Bene, hai inviato la domanda. E adesso?
Dopo aver cliccato “invia” per la richiesta del bonus psicologo, è normale sentirsi un po’ in ansia. Però, niente panico: conoscere i passaggi successivi ti aiuterà a vivere l’attesa con più serenità. L’INPS, infatti, non sceglie a caso, ma segue una procedura ben precisa per creare le graduatorie.
I criteri di valutazione sono semplici e chiari. Il fattore determinante è l’ISEE: la priorità assoluta va ai nuclei familiari con il valore più basso. A parità di ISEE, entra in gioco il secondo criterio, ovvero l’ordine cronologico. In poche parole, chi ha inviato prima la domanda passa avanti.
Tenere d’occhio la pratica e capire le tempistiche
Non devi restare al buio ad aspettare. Puoi tranquillamente monitorare lo stato della tua domanda accedendo all’area personale del sito INPS, la stessa che hai usato per compilare tutto. Di solito, la sezione “Ricevute e provvedimenti” è quella giusta per trovare gli aggiornamenti.
I tempi di risposta possono cambiare, ma in genere l’INPS pubblica le graduatorie qualche settimana dopo la chiusura del periodo utile per presentare le domande. Ti arriverà una notifica via SMS o email ai recapiti che hai inserito, quindi tieni d’occhio il telefono e la casella di posta.
Una volta ricevuto l’esito positivo, hai 270 giorni di tempo (circa 9 mesi) per usare il codice univoco che ti verrà assegnato. Attenzione: se non lo usi entro questo termine, il contributo viene annullato e lo perdi. Per non sprecare questa opportunità, è fondamentale muoversi subito.
Se la domanda viene accolta, nella comunicazione ufficiale troverai due informazioni fondamentali:
- L’importo esatto del bonus che ti è stato riconosciuto.
- Il codice univoco da dare allo specialista che hai scelto.
Questo codice è la chiave per sbloccare il tuo percorso. Senza, lo psicoterapeuta non potrà prenotare le sedute a carico dell’INPS. Conservalo con cura! E se i fondi dovessero finire prima del tuo turno? Non tutto è perduto: potresti essere ripescato in un secondo momento, come spieghiamo nel nostro approfondimento sullo scorrimento delle graduatorie per il bonus psicologo.
Come usare il bonus e scegliere lo psicologo giusto
Ce l’hai fatta, la tua domanda per il bonus psicologo è stata accolta! Ottimo. Adesso inizia la parte concreta del percorso: trasformare quell’aiuto in sedute vere e proprie. Il prossimo passo è trovare il professionista che fa per te e comunicargli il tuo codice univoco, che è la vera e propria chiave per aprire la porta dello studio.

La procedura è stata pensata per essere il più semplice possibile, infatti non dovrai anticipare nemmeno un euro. Sarà l’INPS a pagare direttamente lo psicoterapeuta, riconoscendogli fino a un massimo di 50 euro a seduta e scalando man mano l’importo dal tuo budget totale. A te resta solo il compito di scegliere con chi iniziare e fissare il primo appuntamento.
Trovare un professionista convenzionato
Per essere sicuro che lo psicologo che hai scelto possa effettivamente usare il tuo bonus, è fondamentale che abbia aderito all’iniziativa. Per fortuna, verificare è molto semplice grazie agli elenchi ufficiali messi a disposizione.
Hai due strade principali per trovare i professionisti abilitati:
- Sul portale INPS: Accedendo alla stessa area dove hai presentato la domanda, troverai un pratico motore di ricerca per scovare gli psicoterapeuti convenzionati più vicini a te.
- Sul sito del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi (CNOP): Anche il CNOP mette a disposizione un elenco pubblico e sempre aggiornato di tutti gli specialisti che partecipano al programma in tutta Italia.
Quando contatti un professionista, chiarisci subito che intendi avvalerti del bonus psicologo e forniscigli il tuo codice univoco. In questo modo, potrà verificare la validità del codice sul portale INPS e prenotare le sedute.
Criteri per scegliere lo psicologo giusto
La scelta del terapeuta è un momento delicato e molto personale. Spesso si cerca un supporto per gestire momenti di stress o difficoltà. Avere a disposizione delle strategie per superare l’ansia può essere un buon inizio, ma è il professionista giusto a fare davvero la differenza sul lungo periodo.
Prima di decidere, prova a valutare questi aspetti:
- Specializzazione: Hai bisogno di aiuto per l’ansia, la depressione, problemi di coppia o altro? Cerca uno psicologo che abbia esperienza specifica nel tuo ambito.
- Approccio terapeutico: Esistono tanti metodi diversi (cognitivo-comportamentale, psicodinamico, sistemico-relazionale). Fai una piccola ricerca online o, ancora meglio, chiedi direttamente allo psicologo come lavora per capire se il suo approccio ti sembra adatto a te.
- Modalità delle sedute: Ti trovi meglio con gli incontri di persona o preferiresti la comodità delle sedute online? Molti professionisti ormai offrono entrambe le opzioni, dandoti una flessibilità non da poco.
Non aver timore di fissare un primo colloquio conoscitivo, serve proprio a questo. Sentirti a tuo agio e creare una buona sintonia con il terapeuta è il primo, fondamentale passo per un percorso di successo.
Bonus psicologo: dubbi e domande frequenti
Arrivati a questo punto, è normale avere ancora qualche domanda specifica sulla procedura. Ho raccolto qui i dubbi più comuni che nascono durante la richiesta del bonus psicologo, con risposte semplici e dirette per non lasciare nulla in sospeso.
Che faccio se la mia domanda viene respinta?
Se la richiesta non viene accolta, la prima cosa è capire perché. L’INPS motiva sempre il rigetto, e spesso la causa è un ISEE non valido o più alto della soglia prevista, oppure un semplice errore di compilazione.
Se il problema è l’ISEE, puoi presentare una nuova DSU e, se i termini non sono ancora scaduti, inviare una nuova domanda corretta. Se invece il problema è l’esaurimento dei fondi, non tutto è perduto: verrai comunque inserito in una graduatoria e potresti essere ripescato in caso di scorrimento, se qualcuno dovesse rinunciare.
Posso cambiare psicologo durante il percorso?
Assolutamente sì. La scelta del terapeuta è una cosa molto personale e può capitare di rendersi conto che il professionista scelto all’inizio non è quello giusto per le proprie esigenze. Se succede, sei liberissimo di interrompere il percorso e iniziarne uno nuovo con un altro psicologo convenzionato.
Basterà comunicare il tuo codice univoco al nuovo specialista, che potrà usarlo per prenotare le sedute rimaste. Il tuo budget non cambia: verrà semplicemente utilizzato dal nuovo terapeuta fino a quando non sarà esaurito.
È importante sapere che il bonus è cumulabile con altri aiuti, come quelli specifici per pazienti oncologici, ma non con altre detrazioni fiscali per le stesse sedute. La logica è evitare una doppia agevolazione sulla medesima spesa sanitaria.
Il bonus vale anche per le sedute online?
Sì, il bonus copre anche le sedute di psicoterapia fatte online. L’unica condizione è che lo psicologo che scegli offra questo servizio e sia regolarmente iscritto all’elenco dei professionisti che aderiscono all’iniziativa.
Questa flessibilità è un grande vantaggio, perché garantisce l’accesso al supporto psicologico anche a chi ha difficoltà a muoversi o semplicemente preferisce la comodità di un incontro a distanza.
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