Riforma Legge 104: il 30 giugno entra in vigore il Decreto disabilità, che scardinerà i principi precedenti per dare vita a tutto un nuovo modo di concepire la disabilità. Dalla definizione di disabilità fino alle nuove tabelle, ecco cosa prevede la riforma.
Riforma Legge 104: il Decreto disabilità
Entra in vigore il 30 giugno il decreto disabilità. Tale decreto, innanzitutto, ridefinisce la parola “handicap” per definire la condizione di disabilità. Infatti, l’accezione “portatori di handicap” verrà sostituita con l’espressione “persona con disabilità”.
L’obiettivo è quello di utilizzare un linguaggio più inclusivo e rispettoso, abbandonando certe espressioni che fanno oramai parte di un modo di esprimersi oramai desueto.
Ma il punto più importante è quello del definitivo abbandono delle tabelle percentuali, ora sostituite da Indicatori di Capacità funzionale.
Indicatori di Capacità Funzionale
Gli ICF (Indicatori di Capacità Funzionale) andranno a sostituire le tabelle. Gli indicatori terranno conto di una serie di fattori strettamente legati alla disabilità della persona.
Tra tali fattori rientrano:
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- l’integrità fisica;
- la capacità di svolgere attività;
- la partecipazione alla vita sociale.
Gli indicatori, dunque, permettono una valutazione più completa e che esula dalla semplice valutazione percentuale, e che fanno una considerazione a tutto tondo delle capacità concrete della persona disabile, valutandone anche le abilità sociali e fisiche.
Nuove procedure di valutazione
Oltre ai criteri di valutazione, sono state modificate anche le procedure di valutazione stesse. La procedura ha inizio su richiesta dell’interessato, con l’invio di un certificato medico introduttivo del medico di base.
Dopo di che, durante la visita medica, verrà compilato un questionario. La Commissione di valutazione potrà richiedere ulteriori informazioni e approfondimenti.
Infine, confermata la disabilità, verrà rilasciato un certificato che riconosce le necessità del paziente e del supporto lui necessario. Il certificato avrà valenza temporanea o permanente.
La procedura avrà una durata complessiva di circa 90 giorni, anche se nei casi di malati oncologici e minorenni potrebbe essere accorciate le tempistiche.
Niente più visite periodiche per disabili gravi
I disabili gravi con malattie cronico degenerative non saranno più tenuti a presentarsi ai controlli periodici. Fino ad oggi, infatti, anche i malati cronici dovevano presentarsi alle visite periodiche. Ora, non è più necessario, ben potendo questi ultimi scegliere di non sottoporsi più alle visite dato che la loro patologia è stata qualificata come cronica.
Decreto disabilità in breve
Il decreto porta con sé, in breve, le seguenti novità:
- una nuova definizione di disabilità:
- nuovi criteri di valutazione della disabilità:
- creazione di progetti ritagliati ad hoc su ogni persona disabile
- l’abolizione delle visite periodiche.