Cosa rischio se non faccio dichiarazione dei redditi? La dichiarazione è un atto obbligatorio per alcune categorie di lavoratori: chi non presenta la dichiarazione dei redditi quando è obbligato a farlo, rischia infatti di andare incontro a diverse conseguenze, sia di tipo amministrativo che fiscale, ma anche penale nei casi più gravi. Analizziamo i principali rischi.
Cosa rischio se non faccio dichiarazione dei redditi?
I rischi per la mancata dichiarazione dei redditi sono svariati, in primis fra tutti le sanzioni amministrative. Le sanzioni per omessa dichiarazione possono sono variabili, e dipendono dal tipo di omissione e dalla sua gravità, quindi non è possibile darne una contezza certa ed assoluta.
In linea di massima, le sanzioni generalmente variano dai 250 euro ai 1000, ma questo valore di riferimento non va preso come una costante e ora spiegheremo perché.
L’Agenzia delle Entrate può accorgersi della mancata presentazione della dichiarazione tramite controlli incrociati con i dati bancari, i redditi certificati (CU), e le informazioni sui beni posseduti. Se riscontra anomalie, può:
- emettere un avviso di accertamento, richiedendo il pagamento delle imposte con sanzioni e interessi.
- inviare una cartella esattoriale, che, se non pagata, può portare a pignoramenti di conti correnti, stipendi o immobili.
Tuttavia, per le gravi infrazioni e in caso di evasione fiscale, si tratta di casi di una certa entità e che comportano anche una sanzione penale.
Se, infatti, l’omessa dichiarazione riguarda importi elevati (oltre 50.000 euro di imposta evasa), si può configurare il reato di evasione fiscale, con conseguenze penali tra 18 mesi e 6 anni di reclusione, e multe ben più alte di quelle poc’anzi menzionate e relative alla sola mancanza della dichiarazione dei redditi.
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Prescrizione cartelle esattoriali
Il diritto dell’Agenzia delle entrate a far valere le omissioni è tuttavia soggetto a prescrizione. L’Agenzia delle Entrate può controllare e sanzionare l’omessa dichiarazione mediante cartella esattoriale fino a 5 anni (7 anni in caso di violazioni gravi).
Come fare se ho dimenticato a fare la dichiarazione dei redditi?
Se ci si accorge di aver involontariamente omesso la dichiarazione dei redditi, si può correre ai ripari con una dichiarazione tardiva: in questo modo, si andrà a pagare una sanzione ridotta ma solo se il ritardo è inferiore a 90 giorni.
In alternativa, se sono trascorsi oltre 90 giorni (e se l’agenzia delle entrate non ha inviato cartelle esattoriali) ci si può avvalere del ravvedimento operoso. La differenza tra i due regimi sta nel fatto che:
- nel caso di dichiarazione tardiva (entro 90 giorni): se presenti la dichiarazione con un ritardo massimo di 90 giorni, viene considerata validamente presentata. Rimane comunque necessario pagare l’imposta dovuta più una sanzione fissa di 25 euro (1/10 di 250 euro, che è la sanzione minima per dichiarazione omessa).
- nel caso di ravvedimento operoso: si applica in caso di omessa dichiarazione o pagamento delle imposte oltre i 90 giorni.
Consente di sanare la situazione spontaneamente, pagando le imposte dovute ma con sanzioni ridotte e interessi (più passa il tempo, più la sanzione aumenta).
Infine, se la dichiarazione è omessa e non viene presentata entro l’anno successivo, l’Agenzia delle Entrate può considerarla inesistente e applicare sanzioni molto più elevate.
Soggetti obbligati a fare dichiarazione dei redditi
Sono obbligati a presentare dichiarazione dei redditi i seguenti soggetti:
Lavoratori dipendenti e pensionati (a determinate condizioni)
Di norma, i lavoratori dipendenti e i pensionati non devono presentare la dichiarazione se hanno un unico reddito da lavoro o pensione e non intendono avvalersi di detrazioni o deduzioni di spese aggiuntive. Tuttavia, sono obbligati se:
- hanno più sostituti d’imposta nel corso dell’anno e non hanno il conguaglio effettuato dal datore di lavoro.
- percepiscono redditi extra, come affitti, lavoro autonomo occasionale sopra 5.500 euro, o plusvalenze finanziarie.
- hanno redditi derivanti da terreni e fabbricati
Lavoratori autonomi e liberi professionisti
Tutti i titolari di partita IVA sono obbligati a presentare la dichiarazione, indipendentemente dal reddito guadagnato, compresi i soggetti nel regime forfettario.
Imprese e società
Tutte le società di persone e di capitali, nonché le ditte individuali, devono dichiarare i propri redditi, anche se hanno registrato una perdita.
I percettori di redditi esteri
Se si ricevono redditi da lavoro, pensioni o investimenti dall’estero, questi vanno dichiarati, anche se già tassati in un altro paese, per evitare doppie imposizioni