La rottamazione quater 2023 ha subito importanti modifiche normative negli ultimi mesi, i cui effetti sono più favorevoli, in linea generale, per i contribuenti che ne sono interessati.
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La rottamazione quater 2023 è destinata sia alle cartelle esattoriali non pagate e da rottamare, ma anche a quelle che hanno una rateazione già in corso. E proprio per queste casistiche di cartelle da rottamare già in corso di rateizzazione, l’Agenzia delle Entrate ha fornito un’importante precisazione, valida sia in caso di accoglimento che di rifiuto dell’istanza.
I contribuenti che negli anni scorsi avevano ricevuto cartelle di pagamento per cui avevano attivato un piano di pagamento rateale, non sono esclusi dalla rottamazione quater 2023. Sono ammissibili alla rottamazione anche i debiti residui che sono stati già oggetto di rateazione.
Rottamazione quater 2023: nuove scadenze per i contribuenti
Si tratta di un’importante boccata d’ossigeno per una vasta categoria di contribuenti: infatti, il pagamento delle rate già prefissate, è sospeso fino al 30 settembre di quest’anno. E proprio l’ultimo giorno del primo mese d’autunno sarà infatti la data in cui l’AdE comunicherà ai contribuenti se la loro istanza di rateazione è stata accolta o meno, anche per quanto riguarda esclusivamente la parte relativa ai debiti residui. In seconda istanza si potranno fissare nuove scadenze per versare le rate restanti.
La prima rata della nuova rateazione, se accolta, sarà fissata al 31 ottobre, vale a dire un mese dopo la data in cui sarà comunicato l’accoglimento o il rifiuto dell’istanza.
Rottamazione quater 2023: come funzionano le rate
Se la domanda viene accolta le nuove scadenze sostituiranno le vecchie: la prima o unica rata sarà da saldare entro il 31 ottobre. La precedente rateazione è sostituita dalla nuova, però, solo in caso di accoglimento della domanda.
La scelta di aderire alla rottamazione quater 2023 non esclude la rateazione: questa, come da principio base delle procedura, riguarderà soltanto la quota capitale del debito residuo, senza comprendere, dunque, interessi di mora, sanzioni ed aggi. La rateazione, in questo caso, sarà trimestrale.
C’è, però, un aspetto che i contribuenti che decideranno di aderire, indipendentemente dalle loro condizioni di partenza, alla rottamazione quater 2023, dovranno tener conto: in caso di mancato rispetto delle scadenze, se il debito fissato dalla rata non viene saldato entro 5 giorni, si andrà a decadere dalla rottamazione senza poter ritornare alla rateazione originaria fissata l’anno scorso con la vecchia istanza.
Alla prima data utile, quindi, sarà necessario mettersi in pari con i pagamenti.
Rottamazione quater: quali cartelle coinvolge?
Si può ricorrere alla definizione agevolata per pagare cartelle esattoriali affidate all’agente della riscossione fra il primo gennaio del 2000 e il 30 giugno 2022.
Nella rottamazione rientrano, in linea generale, tutti i carichi, verso le amministrazioni centrali e locali, mentre i carichi affidati dalle casse di previdenza oppure agli enti previdenziali di diritto privato sono rottamabili soltanto in caso di delibera da parte di questi ultimi. Ecco i dettagli su come presentare la domanda.
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