Anche questa estate porta con sé uno degli appuntamenti più attesi per chi ama lo shopping e il risparmio: i saldi estivi 2025. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia italiana spenderà in media 203 euro per l’acquisto di capi scontati, per un giro d’affari complessivo di oltre 3,3 miliardi di euro. Ma quando iniziano esattamente i saldi? E quali sono le regole da conoscere per acquistare in sicurezza (con sconti annessi)? Ecco tutto quello che c’è da sapere qui sotto.
Saldi estivi 2025, quando iniziano
La data ufficiale di partenza dei saldi estivi 2025 è sabato 5 luglio, per tutte le principali città, con l’eccezione della Provincia autonoma di Bolzano, dove gli sconti scatteranno invece il 16 luglio nei comuni non turistici (e il 22 agosto in quelli turistici). In tutte le altre regioni, i saldi dureranno generalmente 60 giorni, con chiusura stimata tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. Ma ogni regione è libera di gestire autonomamente il calendario. Ecco alcune date di riferimento per le principali città:
- Roma, Milano, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Venezia, Trento: saldi al via il 5 luglio
- Bolzano: saldi dal 16 luglio (non turistici) o dal 22 agosto (turistici)
Regole e novità dei saldi 2025: cosa cambia quest’anno
Le normative regionali prevedono limiti specifici per le promozioni nei giorni precedenti ai saldi. In molte regioni, ad esempio, è vietato effettuare vendite promozionali nei 30 giorni che precedono l’avvio degli sconti. In altre, come la Calabria e la Puglia, il divieto si riduce invece a 15 giorni.Inoltre, va ricordato che dal 2023, grazie al recepimento della Direttiva Omnibus (D.lgs. 26/2023), i commercianti sono obbligati a indicare il prezzo più basso applicato nei 30 giorni precedenti lo sconto, oltre al prezzo iniziale e allo sconto praticato. E questo per tutelare tutti i consumatori da falsi ribassi, garantendo così la massima trasparenza.
Le 5 regole-chiave per acquistare in saldo
Per evitare brutte sorprese, Federazione Moda Italia e Confcommercio ricordano cinque regole fondamentali, che vi riportiamo anche noi qui di seguito:
- Possibilità di cambi: Il cambio di un capo non difettato è a discrezione del negoziante. Se invece il prodotto è danneggiato, o non conforme, il negoziante sarà obbligato a ripararlo, a sostituirlo o a rimborsare il prezzo, secondo quanto previsto dal Codice del Consumo
- Prove dei capi: Non esiste l’obbligo di prova, e la decisione spetta quindi al negoziante
- Prodotti in saldo: Devono essere articoli stagionali o di moda, soggetti a rapido deprezzamento se invenduti
- Pagamenti: I negozianti sono tenuti ad accettare carte di credito e a favorire i pagamenti cashless
- Indicazione del prezzo: È obbligatorio, per legge, esporre il prezzo iniziale dei capi, lo sconto applicato e il prezzo finale. Oltre al prezzo più basso praticato nei 30 giorni precedenti.
Garanzie, rimborsi e diritti dei consumatori
Anche durante i saldi 2025, i prodotti acquistati saranno coperti da una garanzia legale di 2 anni. In caso di difetti, il cliente ha diritto alla riparazione, sostituzione, riduzione del prezzo o rimborso. Ma è fondamentale ricordarsi di conservare lo scontrino, e se paghi con carta, anche la ricevuta o l’estratto conto sono validi come prova d’acquisto.
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Per gli acquisti online, invece, il diritto di recesso consente di restituire il prodotto entro 14 giorni dalla consegna, con un rimborso integrale. Attenzione però: le condizioni di reso possono variare in base al sito e alla piattaforma di vendita.