Sfruttamento del lavoro: oggi vi raccontiamo la storia di Maddalena, mamma 46enne single, con una collezione di lavori sottopagati alle spalle.
“Tradita e umiliata dal mio ex. Una serie di lavori mal retribuiti”
Maddalena è una mamma single, che nella sua vita ha sempre lavorato. Ha 46 anni, e ha dovuto ricominciare tutto daccapo perché durante la pandemia il suo lavoro ed il suo matrimonio sono arrivati al capolinea.
“Mio marito mi ha tradita dopo tante umiliazioni psicologiche, sono rimasta sola con mio figlio e senza una famiglia a cui appoggiarmi. Per questo mi sono ritrovata a chiedere il reddito di cittadinanza”, spiega Maddalena.
“Da oltre due anni cerco il lavoro incessantemente, e il reddito mi aveva dato respiro”. Ma il problema per lei è il lavoro: non se ne trova, e se lo trovi, le condizioni sono quasi imbarazzanti.
“Ho fatto colloquio in un panificio: orari dalle 8 alle 15 e dalle 16:30 alle 21. Paga? 90 euro a settimana. Così ho cercato lavoro in un ristorante, dalle ore 9:00 alle 15/15:30 e dalle 17: alle 1/1:30 di notte, 125 euro a settimana di paga. Per lavorare 7 ore al giorno in una impresa di pulizie, mi hanno offerto 20 euro al giorno, e potrei continuare all’infinito”.
Maddalena cresce un figlio da sola, di cui deve occuparsi “in tutto e per tutto, perché sul padre di mio figlio è meglio tacere”.
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Sfruttamento del lavoro. L’appello a Giorgia Meloni
A fronte di tutte queste enormi difficoltà, Maddalena lancia un appello a Giorgia Meloni, perché al danno si aggiunge la beffa dell’Assegno di inclusione: “Le chiedo di venire a stare con me solo un mese, per poter vedere le privazioni che subisco e che subisce mio figlio di continuo. Lei ha mai dovuto dire di no a sua figlia? Mi hanno fatto un calcolo per l’ assegno di inclusione ed è di 165 euro al mese … È incivile e umiliante e mi vergogno di questo governo”