Lo sfruttamento del lavoro è ormai un fenomeno sempre più diffuso, e noi siamo qui per raccogliere le vostre testimonianze.
Sono tantissimi i lavoratori che sono costretti a vivere in condizioni precarie, spesso sottoposti a turni massacranti, e a condizioni contrattuali “sulla carta” che poi non corrispondono al vero.
Noi siamo qui per raccogliere le vostre testimonianze, che possano fungere da denuncia e trovare finalmente una voce che parla attraverso le nostre parole.
Per questo, oggi vi raccontiamo la storia di 5 dipendenti di una srl che opera nel settore dei servizi di un aeroporto d’Italia. Ecco cosa ci hanno raccontato.
“Inadempienze contrattuali e sfruttamento dei collaboratori”
“Siamo 5 dipendenti che da tempo lavorano per conto della *****, una azienda che offre dei servizi in aeroporto Vi scriviamo per denunciare le grosse inadempienze contrattuali e lo sfruttamento dei propri collaboratori oltre al fatto che in azienda ha prestato servizio del personale che lavora in nero”.
Si parla, addirittura, di “atti denigratori della persona”, e spiegano: “Il nostro contratto è un part-time al 50% a venti ore settimanali quando in realtà le nostre giornate lavorative non vanno al di sotto delle dieci ore lavorate e continue”.
Insomma, già da qui si comprendono le gravi inadempienze e le condizioni lavorative in cui sono, loro malgrado, costretti a lavorare.
“Non ci viene riconosciuto nulla di ciò che prevede il nostro CCNL di categoria. Le nostre ferie sono state di una barra due settimane a l’anno “quando andava bene” e sempre nei periodi come ottobre/novembre o aprile/maggio. Le nostre turnazioni al limite della sopportazione umana, le notti non retribuite, i festivi non pagati, le buste paga che riportano voci totalmente false ecc” Un quadro, praticamente, disastroso.
Poi, dicono, dopo una lettera di sospensione attestante una “falsa malattia”, ai 5 dipendenti è piovuta tra capo e collo la terra di licenziamento.
“Evasione fiscale, ma al comando provinciale nessun esito”
Ma non finisce qui: “Oltre a tutti gli illeciti lavorativi dobbiamo denunciare l’evasione fiscal, per importi che variavano dai 250 ai 300 euro, e nei periodi come fine anno le somme arrivavano anche alle 400/500€. Abbiamo provato a denunciare il fatto direttamente al comando provinciale, ma senza buon esito”
In tutto ciò, ignorati persino dall’ispettore, che al loro racconto ha fatto spallucce. “Siamo stati accolti da un ispettore che ha ascoltato tutto quello che avevamo da dire e da denunciare, tra cui persino il fatto che il mod. 730 il nostro titolare ci ha sempre negato di farlo arrivare in azienda, visto che non lo avrebbe pagato. Oltre a questo vi sono i mancati contributi non versati all’Inps e la produzione delle buste paga ovviamente che non rapportano il vero. Ovviamente il tutto è documentato tramite documentazione e chat aziendale”.
Sfruttamento del lavoro: “Nessuno ad oggi ci ha ancora presi in considerazione”
Poi, arriva l’amara conclusione, con la speranza che intervenga la giustizia: “Questa è la lettera spedita tramite PEC alla guardia di finanza, all’ ispettorato del lavoro territoriale e a qualche testata giornalistica e TV. Purtroppo a oggi nessuno a preso in considerazione la nostra storia, sicuramente per il semplice fatto che siamo in 5 e l’azienda denunciata non è una S.P.A.
Abbiamo fatto causa con la speranza che almeno il giudice possa renderci giustizia. Proprio io sono padre di 3 ragazzi di cui due con disabilità e mi ritrovo disoccupato”.
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