Sistema duale in arrivo anche in Italia. La modalità di apprendimento consente di completare un corso o un indirizzo scolastico con un’esperienza diretta in azienda. Il modello duale ha già vasta applicazione in alcuni Paesi dell’Unione Europea, come la Germania, ma in Italia la formazione duale ha subìto dei cambiamenti con la legge 183/2014 e il D. Lgs. 81/2015. Le normative successive hanno poi fornito tutti i dettagli operativi per un lavoro duale con i programmi scolastici o formativi in genere. Come ottenere l’accesso al sistema duale?
Cosa si intende per sistema duale
Il sistema duale nell’istruzione prevede che nel programma di studio o del corso ci sia uno spazio di inserimento lavorativo in azienda. L’interessato studia le basi teoriche di un lavoro, poi passa all’applicazione pratica in un’azienda che sta cercando proprio la figura professionale con le competenze che lo studente sta acquisendo. Il sistema duale con apprendistato è stato disponibile in una prima fase solo per gli studenti che sceglievano un istituto tecnico o professionale.
Il legislatore si è poi reso conto che ci sono bisogni formativi anche per gli adulti. Così la formazione duale si è estesa anche alle persone in difficoltà economica, che non hanno le competenze richieste dal mercato del lavoro, ma potrebbero acquisirle con un corso di affiancamento. Come funziona una formazione di questo tipo? Ci sono tre metodi:
- Una parte di ore dedicata alle basi di teoria, con sezione pratica non inferiore a 400 ore;
- Una simulazione di casi reali che si troveranno in azienda, per un totale di almeno 400 ore;
- Un apprendistato di primo livello subito dopo il conseguimento di un attestato o un diploma. Il periodo di apprendistato può seguire direttamente quello di formazione, prima dell’acquisizione del titolo.
Quali sono gli obiettivi del sistema duale
L’obiettivo del sistema duale è chiaro: dare a persone svantaggiate o ai giovani la possibilità di inserirsi per la prima volta o di nuovo nel mercato del lavoro in evoluzione. Oltre a questo obiettivo principale, ce ne sono alcuni secondari:
- Dare una seconda possibilità a chi ha vissuto il fenomeno della dispersione scolastica.
- Offrire nuove opportunità a chi economicamente non ce la farebbe altrimenti.
- Rispondere alle esigenze delle aziende che non riescono a trovare personale nel mercato del lavoro.
- Dare una risposta all’economia locale.
- Sostenere i consumi, perché un disoccupato o un inoccupato che trova lavoro poi entra in un circuito virtuoso, dove tutti ci guadagnano.
In Italia il sistema duale si rivolge soprattutto ai giovani dai 15 ai 25 anni e in situazione di disagio economico. Gli interessati possono chiedere informazioni agli enti di formazione regionali, oppure alla scuola di riferimento. Infatti il cittadino non deve partecipare direttamente ai bandi, ma scegliere un percorso di studi o un corso che opera con la formazione duale.
Il 26 giugno 2023 il Ministero del Lavoro ha messo a disposizione la possibilità di accedere al sistema duale per poveri, NEET (giovani che non studiano e non lavorano) e percettori dell’assegno di inclusione.
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Insegnanti, aziende, enti di formazione e tutor in regime di libera professione possono chiedere di accedere ai fondi previsti – 176 milioni e 700 mila euro totali – per poter avviare i corsi di formazione o il periodo formativo a scuola.
Le aziende che decidono di aderire all’iniziativa hanno diritto a sgravi fiscali, contributivi o retributivi, con un risparmio netto sulle tasse. In più le attività possono chiedere anche dei benefici economici.
Cosa vuol dire apprendistato duale
L’apprendistato duale è un sistema di alternanza scuola lavoro che, però, ha un rafforzamento rispetto al passato. Infatti ora i vari decreti attuativi hanno previsto un monte ore minimo di 400 ore per la parte dedicata all’esperienza, creando così competenze valide da inserire in curriculum.
Il contratto di apprendistato è nero su bianco, altrimenti l’azienda rischia di perdere l’accesso agli incentivi. In più l’operazione comporta anche dei vantaggi per chi sceglie di seguire questa strada per la propria formazione, ottenendo delle indennità una tantum in base al corso scelto. Se l’apprendistato consente di ottenere una piccola entrata è indicato nel programma del corso, oppure nel contratto di apprendistato.
Cosa prevede il sistema duale in vigore in alcuni Paesi dell’UE
Il sistema duale è attivo nel Nord Europa, ma ci sono anche Paesi Extra-UE che ne fanno uso, come la Svizzera. Nei Paesi dell’Unione il sistema serve a combattere le situazioni di marginalità e prevede periodi di lavoro in apprendistato dopo una formazione specifica solo dopo aver ascoltato le necessità delle aziende e dei territori.