Il soggiorno in agriturismo può essere riportato in DSU come una semplice spesa di locazione così da essere detratto? Vediamo cosa di dice a riguardo la normativa.
Soggiorno in agriturismo in DSU: si o no?
Il canone di locazione va dichiarato in DSU, se lo si vuole portare in detrazione, alla sezione B, sotto la voce “Contratto di locazione”.
Ma quando si parla di un soggiorno in agriturismo, è possibile portarlo in detrazione? La risposta è no. Il contratto in oggetto è un contratto di ospitalità, e non di locazione: pertanto, non è possibile portarlo in detrazione.
Contratto di ospitalità vs. contratto di locazione: quali differenze?
Il contratto di ospitalità è un accordo con cui un soggetto (ospitante) mette a disposizione un’abitazione o una parte di essa a favore di un altro soggetto (ospite), senza che ciò configuri un rapporto di locazione. Si tratta di un contratto che è spesso utilizzato da strutture ricettive.
Il contratto di ospitalità, di per sé, non è espressamente previsto dalla legge in quanto tale, ma solitamente viene utilizzato come punto di riferimento l’art. 1803 del codice civile sul comodato d’uso.
“Il comodato è il contratto col quale una parte consegna all’altra una cosa mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta”.
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Seppure il comodato sia considerato essenzialmente gratuito, quando si fa riferimento al contratto di ospitalità nel contesto delle strutture ricettive, ovviamente vi è un corrispettivo. In ogni caso, nonostante vi sia un corrispettivo, tuttavia, non è considerato al pari del contratto di locazione. Ciò per diversi motivi che analizzeremo.
Caratteristiche principali del contratto di ospitalità
Le caratteristiche principali del contratto d’ospitalità presso strutture ricettive sono:
- temporaneità: l’ospitalità deve essere a tempo determinato e non può configurarsi come una residenza stabile;
- nessun diritto di godimento esclusivo: l’ospite non può rivendicare il possesso dell’immobile;
- registrazione: il proprietario della struttura ricettiva non è obbligatorio registrarlo all’Agenzia delle Entrate, ma può essere utile per dimostrare il diritto di soggiorno dell’ospite (magari nei soggiorni di lungo periodo).
Soggiorno in agriturismo in detrazione
Stando così le cose, dunque, non è possibile portare in detrazione un soggiorno in agriturismo perché la sua natura non si rispecchia in quei requisiti fondamentali del contratto di locazione.