Le Storie SFL che giungono in redazione sembrano tutte fare parte di un’unica grande saga che ha come comune denominatore il fallimento del Supporto per la formazione. Tra ritardi nei pagamenti (o assenza dei pagamenti, molte volte) l’esperienza fallimentare di SFL continua.
Storie SFL: Caterina, che riceve SFL a singhiozzo
“Salve, sono in attesa di esame dopo aver frequentato un corso Gol terminato il 20 giugno, la mia politica attiva scadeva a fine luglio quindi ho ricevuto luglio... dopodiché ad agosto nulla”, ci dice Caterina, sottolineando l’incostanza nei pagamenti.
“Dopo ho preso appuntamento con l’agenzia per il lavoro e a metà settembre sono stata presa in carico…e così ho ricevuto il mese di settembre dopodiché ad oggi non risulta il pagamento di ottobre. Sono entrata nella domanda SFL, e spunta la dicitura: “Esito positivo” ma nessuna disposizione di pagamento”.
Da ottobre, tante altre persone come Caterina non hanno ricevuto pagamenti. Il motivo è semplice: non avendo partecipato a nessun corso e non essendole giunta nessuna proposta, i pagamenti vengono semplicemente interrotti.
Questo fa parte effettivamente del meccanismo SFL, che, a dire il vero, viene esplicitato poco chiaramente nelle disposizioni. In sostanza, ai percettori viene fatto credere che basti partecipare ai corsi una volta per ottenere le mensilità, ma non è così.
SFL”fino a 12 mesi”: la chiave interpretativa
Tutta la grande beffa di SFL sta proprio in quelle due piccole parole: “fino a”. Il “gioco” è semplice. “Fino a” può infatti significare benissimo che il massimo dei pagamenti può essere di 12 mesi, ma non c’è un minimo. Potrebbero essere due mensilità, come anche solo una.
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Questo perché i pagamenti sono sottoposti alla partecipazione attiva alle politiche per il lavoro. Tale partecipazione deve essere continuativa per percepire le mensilità. Se i corsi non iniziano, o si interrompono, o sono corsi brevi che terminano subito dopo, il percettore ha diritto alle sole mensilità relative alla forbice di tempo in cui ha partecipato ai corsi, ma nulla più.
Peccato, però, che il Governo sia sempre stato molto poco chiaro sul punto, facendo “credere” ai percettori di avere 12 mesi di erogazioni di SFL, cosa che poi, per l’appunto, non si è mai verificata e che ha lasciato i beneficiari con l’amaro in bocca.
SFL? Una presa in giro
Ad oggi, a circa 15 mesi di distanza dal lancio del sussidio, sono in tanti a definirlo “una presa in giro”. Addirittura, c’è chi non ha mai visto nemmeno un euro. Come mai allora, al governo, cercano di insabbiare i dati, facendo orecchie da mercante?
Come mai nessuna delle istituzioni ha puntato il dito su un sussidio che si è rivelato non solo inefficace, ma quasi sconfinate nell’alea della beffa?
I percettori, ad oggi, ammettono di sentirsi presi in giro, e di essere stati bloccati inutilmente, in attesa di ottenere dal sussidio qualcosa di buono. Qualcosa che, però, non è mai arrivata.
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