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Storie SFL: Sabrina, ex percettrice RdC, con una figlia di 19 anni ed un figlio di 24, che oggi si trova in difficoltà per pagare l’affitto. A fare i conti con queste problematiche sono ancora tantissimi italiani. SFL doveva essere un modo per permettere alle classi dei più giovani di poter trovare un impiego, interrompendo il semplice e puro assistenzialismo fornito da RdC.
Il tutto si è invece tradotto in un vero disastro, in cui ora sono proprio le classi più giovani a pagare un conto salato: corsi quasi assenti, pagamenti che non arrivano o arrivano a singhiozzo, e un anno può scorrere velocemente per un percettore, che a malapena forse riceve uno o due pagamenti.
La “terra promessa” di SFL si è presto trasformata in una pura utopia, ma ancora oggi viene millantato dal governo come uno strumento funzionante. Ecco perché le cose stanno esattamente all’opposto e la storia di Sabrina.
Storie SFL: “Ero riuscita a pagare l’affitto per 4 anni con RdC”
Ci dice la donna: “Ho 47 anni, separata, due figli di 19 e 24 anni che vivono con me. Quattro anni fa, grazie ad Rdc ero riuscita a prendere una casa in fitto per conto mio. Poi mia figlia ha compiuto 18 anni ed anche se va ancora a scuola, per il governo è maggiorenne per cui niente aiuti”
Quando hanno abolito RdC, Sabrina ha approfittato di SFL partendo con “molto entusiasmo”. In effetti, la presentazione infiocchettata ad hoc dalla classe governativa, aveva fatto ben sperare anche i miscredenti. Ma ben presto lo strumento si è rivelato inadatto e deludente, complici anche la mole di enti preposti a organizzare i corsi e le difficoltà comunicative tra i vari strati della burocrazia e del comparto amministrativo.
Sabrina dice: “Ho approfittato della domanda Sfl partendo con molto entusiasmo a frequentare un corso che, secondo le mie aspettative, avrebbe potuto aprirmi un nuovo futuro lavorativo in un asilo. Nel mio caso il corso è partito subito , ho svolto un tirocinio formativo in un asilo, ho studiato, fatto esame” Poi l’amara sorpesa.
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“Ho fatto un corso inutile”
Dopo 1 anni di tirocini, Sabrina scopre l’amara verità: “tutti gli asili in cui ho presentato il mio CV mi hanno dato la stessa risposta: questo corso a nulla serve e che questa figura non viene riconosciuta“.
In sintesi: “Aspettative finite nel cestino dell’umido, un anno perso ed adesso mi trovo a dover pagare un affitto non so in che modo. Non è giusto, volevamo soltanto un lavoro”.
SFL delude sempre più percettori, e li abbandona spesso a sé stessi con sentenza definitiva. Possibile che ancora nessuno sia intervenuto per modificarne i meccanismi?