Taglio superbonus 110. La bozza della Legge di Bilancio 2024, appena approvata, porta con sé significative restrizioni relative ai bonus casa. Queste misure avranno un impatto notevole sulle agevolazioni per i cittadini italiani che intendono investire nella propria casa o nell’acquisto di mobili e apparecchi per l’abitazione. In particolare, oltre al superbonus, noto per non essere prorogato nel 2024, sono previsti tagli consistenti per altre misure, tra cui il bonus mobili e il bonus casa green, mentre l’unico stanziamento rimasto riguarda i mutui prima casa per i giovani.
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Taglio superbonus 110
Le ultime novità relative al Superbonus, inserite nella bozza della Legge di Bilancio 2024, prenderanno piede nell’anno a venire, a condizione che vengano confermate dal Parlamento. Secondo quanto previsto nella bozza di legge finanziaria, gli immobili acquistati, ristrutturati e rivenduti entro cinque anni dalla conclusione dei lavori saranno soggetti a importanti modifiche fiscali.
Nello specifico, tra i costi relativi all’immobile che non concorrono al calcolo della plusvalenza – ossia il guadagno derivante dalla sua vendita – rientreranno le spese sostenute per gli interventi agevolati dal Superbonus 110. Questo significa che tali costi non saranno inclusi nel calcolo della plusvalenza immobiliare, riducendo così la base imponibile soggetta a tassazione.
La ragione dietro questa modifica fiscale è chiara: il governo intende evitare la speculazione immobiliare sfruttando il Superbonus 110. Le spese relative alla ristrutturazione agevolata, pur essendo a carico dello Stato, possono notevolmente aumentare il valore di un immobile. In questo modo, si cerca di impedire che gli individui traggano beneficio duplice dal Superbonus, ristrutturando la propria casa a costo zero, grazie ai rimborsi statali, e poi rivendendola a un prezzo notevolmente superiore.
Come cambia il superbonus 110 nel 2024?
Il taglio Superbonus mira a garantire che i beneficiari non possano sfruttare l’agevolazione fiscale per ottenere guadagni esorbitanti dalla vendita delle proprietà ristrutturate. La tassazione al 26% sulla plusvalenza ottenuta dalla vendita di una casa sottoposta a ristrutturazione tramite il Superbonus 110 contribuirà a mantenere una certa equità e a prevenire possibili abusi del sistema.
Inoltre, questa modifica fiscale è in linea con l’obiettivo più ampio del governo di mantenere il controllo sulle finanze pubbliche e di garantire una distribuzione equa degli incentivi fiscali. La speculazione immobiliare, specialmente nel contesto del Superbonus 110, è vista come un potenziale ostacolo all’efficacia dell’agevolazione stessa e alla sua capacità di incentivare la ristrutturazione sostenibile degli immobili.
Taglio al Bonus Mobili
Uno dei cambiamenti più significativi riguarda il bonus mobili, che subirà una riduzione di 3.000 euro a partire dal 2024. Questo incentivo fiscale, precedentemente concepito per incentivare l’acquisto di grandi elettrodomestici e mobili in concomitanza con lavori di ristrutturazione, aveva un tetto di spesa di 8.000 euro. Tuttavia, con la nuova legge, il tetto di spesa diminuirà a 5.000 euro a partire dal prossimo anno, riducendo la detrazione massima ottenibile da 4.000 a 2.500 euro. Questo taglio rappresenta una risposta alle esigenze di bilancio del governo e alle pressioni finanziarie che gravano sul paese.
Addio al Bonus Casa Green
Un altro importante cambiamento riguarda l’eliminazione del bonus casa green. Questa misura, introdotta l’anno scorso, offriva una detrazione dall’IRPEF del 50% sull’IVA pagata per l’acquisto di immobili residenziali classificati nelle classi energetiche A o B. L’obiettivo era promuovere l’acquisto di abitazioni altamente efficienti dal punto di vista energetico, in linea con le direttive dell’Unione Europea. Tuttavia, il bonus casa green non sarà prorogato e si applicherà solo agli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2023. Alcuni ritengono che una proroga non sia necessaria, data la sostenibilità dei costi, con le coperture finanziarie stimate a circa 15 milioni di euro nell’ultima manovra.
Unico stanziamento per i mutui Prima Casa Under 36
Nella Legge di Bilancio 2024, è previsto un unico stanziamento a favore dei bonus casa, con un finanziamento di 380 milioni di euro per i mutui prima casa. Questa agevolazione è destinata ai giovani con meno di 36 anni e un indicatore ISEE inferiore a 40.000 euro annui al momento della stipula dell’atto. Le misure comprendono:
- l’esenzione dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale per gli acquisti non soggetti a IVA;
- nel caso di acquisti soggetti a IVA, un credito d’imposta pari all’importo dell’IVA corrisposta al venditore.
Per beneficiare di questo mutuo prima casa under 36, è necessario che l’acquirente non abbia compiuto 36 anni nell’anno in cui l’atto di compravendita è stipulato e che il valore dell’immobile acquistato non superi i 250.000 euro. Inoltre, l’agevolazione comprende l’esenzione dall’imposta di bollo e dall’imposta sostitutiva per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili ad uso abitativo.
Altri bonus
Nonostante questi cambiamenti, restano in vigore alcune agevolazioni per chi desidera ristrutturare la propria abitazione. Il Sismabonus, ad esempio, continua a essere un incentivo fiscale importante per migliorare la sicurezza sismica degli edifici, mentre il bonus barriere architettoniche agevola l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici residenziali.
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