Tasse soggiorno, anche dette imposte di soggiorno, sono appunto delle imposte locali che devono essere pagate dai turisti che alloggiano in strutture ricettive come hotel, B&B, agriturismi e campeggi. Questa tassa è stata introdotta per sostenere le spese legate al turismo, migliorare i servizi pubblici e preservare il patrimonio culturale e ambientale delle città che attraggono un alto numero di visitatori. Un piccolo scotto da pagare per mantenere belle e vive le mete che ci ospitano per i momenti che dedichiamo a noi stessi per un accrescimento culturale o semplicemente per relax.
Ma scopriamo meglio cosa sono le tasse di soggiorno da pagare durante le vacanze e quali sono le città italiane dove il costo è più alto.
Chi deve pagare la tassa di soggiorno?
Tutti i turisti che pernottano in una località turistica sono soggetti al pagamento della tassa di soggiorno. Questa, spesso e volentieri, è richiesta a parte rispetto al costo dell’hotel o B&B in cui soggiorniamo e varia in base alla città e al tempo che vi trascorriamo.
Tuttavia, ci possono essere delle esenzioni o riduzioni per alcune categorie di persone, come:
- Bambini e adolescenti: spesso i minori di una certa età, solitamente fino ai 12/14 anni, sono esenti dal pagamento dell’imposta di soggiorno.
- Soggiorni lunghi: in alcune città, la tassa viene applicata solo per i primi giorni di soggiorno (ad esempio, fino a 7 giorni).
- Studenti e lavoratori stagionali: alcune località esentano gli studenti e i lavoratori stagionali, che risiedono nella città per motivi di studio o lavoro.
Dove sono le tasse di soggiorno più care in Italia?
In Italia, le tasse di soggiorno variano notevolmente da una città all’altra e dipendono dalla categoria della struttura ricettiva e dalla stagione. Ecco un elenco delle città italiane con le tasse di soggiorno più elevate:
- Roma: nella capitale, la tassa di soggiorno può arrivare fino a 7 euro per notte nelle strutture a 5 stelle.
- Venezia: la tassa può raggiungere i 5 euro per notte nei periodi di alta stagione e nelle strutture di lusso.
- Firenze: anche qui, la tassa può salire fino a 5 euro a notte nelle strutture di fascia alta.
- Milano: fino a 5 euro per notte negli hotel a 4 e 5 stelle.
- Rimini: nella famosa località balneare della riviera, la tassa può arrivare a 3 euro per notte.
Il massimo da pagare, quindi, è sui circa 7 euro a notte. L’imposta di soggiorno scende significativamente in altre città italiane, per una vacanza meno onerosa al momento di dover saldare il conto alla cassa.
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Perché vengono applicate le tasse soggiorno?
Le tasse soggiorno vengono utilizzate per finanziare vari progetti e servizi di cui beneficeranno sia i turisti che i residenti, come:
- Miglioramento dei trasporti pubblici
- Manutenzione dei siti storici e culturali
- Pulizia e sicurezza urbana
- Promozione turistica
Le tasse soggiorno rappresentano un contributo importante per mantenere e migliorare le città turistiche, assicurando che possano continuare ad attrarre visitatori da tutto il mondo. Pagare questa tassa significa contribuire alla preservazione e alla valorizzazione del patrimonio locale, beneficiando allo stesso tempo di servizi migliori e sviluppo economico per i residenti che ci accolgono.