Il trattamento integrativo va dichiarato in DSU? Quando si compila la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), è infatti fondamentale conoscere quali redditi e prestazioni devono essere dichiarati.
Tra i vari dubbi che emergono, uno dei più comuni riguarda il trattamento integrativo, un’agevolazione destinata ai lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi, introdotta per sostituire il precedente “bonus Renzi”.
Cos’è il trattamento integrativo?
Il trattamento integrativo (noto anche con il nome di ex Bonus Renzi) è stato introdotto con il Decreto-Legge n. 3/2020 per supportare i lavoratori con redditi medio-bassi. La misura consiste in un importo massimo di 1.200 euro annui (100 euro al mese) destinato ai lavoratori dipendenti con un reddito complessivo fino a 28.000 euro. Per i redditi compresi tra 28.000 e 40.000 euro, l’importo del beneficio si riduce progressivamente fino ad azzerarsi.
A differenza di altre agevolazioni fiscali, il trattamento integrativo non è erogato come una detrazione d’imposta, ma viene riconosciuto direttamente in busta paga, rappresentando un beneficio immediato per il lavoratore. Questa somma viene erogata in automatico dal datore di lavoro, salvo espressa rinuncia del beneficiario.
Il trattamento integrativo va Dichiarato nella DSU?
No, il trattamento integrativo non deve essere dichiarato nella DSU per il calcolo dell’ISEE. La ragione principale è che si tratta di un’agevolazione fiscale e non di un reddito imponibile ai fini ISEE.
L’INPS ha chiarito che il trattamento integrativo non rientra tra i redditi da considerare nella dichiarazione. Questo significa che i beneficiari di questa misura non devono preoccuparsi di inserirla nella propria DSU, poiché non incide sulla valutazione della propria situazione economica ai fini delle prestazioni sociali agevolate.
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Trattamento integrativo nell’ISEE?
Poiché il trattamento integrativo è escluso dal computo della DSU, esso non influisce sul valore dell’ISEE. Questo è un aspetto vantaggioso per chi percepisce il beneficio, poiché evita un aumento del reddito dichiarato che potrebbe compromettere l’accesso a prestazioni agevolate come borse di studio, assegni familiari, agevolazioni tariffarie e altre misure di sostegno economico.
L’esclusione del trattamento integrativo dalla DSU conferma l’obiettivo di questa misura: garantire un sostegno economico diretto ai lavoratori senza penalizzarli nell’accesso ai servizi sociali