Studiare all’Università può avere un costo altissimo, per migliaia di famiglie italiane. Ma esistono agevolazioni e spese detraibili dal 730/2025 che possono aiutare notevolmente. Sia per quanto riguarda i test di ammissione, che in ambito di iscrizioni e tasse universitarie. Ecco qui sotto tutti i dettagli.
Università e 730, le spese detraibili
Un percorso universitario può dare tante soddisfazioni, e preparare la strada a un rapido inserimento nel mondo del lavoro. Ma spesso il costo, per le famiglie che sostengono gli studi dei figli, risulta proibitivo. Esiste tuttavia un modo (anzi, più di uno) per riuscire a risparmiare sull’Università sfruttando agevolazioni e detrazioni offerte ad hoc dallo Stato.
In primo luogo, in base all’articolo 15 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), il 19% delle spese universitarie sostenute nell’arco dell’anno può essere sottoposto a una detrazione IRPEF, se questi importi vengono indicati correttamente nella dichiarazione dei redditi. Ma è bene capire esattamente quali spese universitarie sono detraibili e quali no.Quali spese universitarie sono detraibili
Tra le spese detraibili per l’istruzione universitaria figurano:
- Corsi di istruzione universitaria
- Corsi universitari di specializzazione. In particolare, però, per la frequenza di corsi di specializzazione in psicoterapia post-universitaria la detrazione spetta se i suddetti corsi sono effettuati in centri accreditati presso il MUR
- Corsi di perfezionamento
- Master universitari. Nel caso in cui si tratti di un master erogato da un consorzio, a cui un’università statale partecipa con una quota non di maggioranza, andrà equiparato a un Master di università privata
- Corsi di dottorato di ricerca. Ai sensi del D.M. n. 270 del 2004 e della legge n. 210 del 1998, si tratta di titoli conseguiti a seguito di uno specifico corso, previsto dall’ordinamento per consentire ai laureati di acquisire un grado di preparazione sufficiente a svolgere attività di ricerca di alta qualificazione
- Istituti tecnici superiori (ITS), in quanto equiparati alle spese universitarie.
Come funziona la detrazione delle spese universitarie
Vediamo adesso come fare, concretamente, per detrarre le spese universitarie dal 730. In realtà è molto semplice, perché sono le stesse università a comunicare all’Agenzia delle Entrate le spese sostenute da cittadini e cittadine. Quindi chi utilizza il modello 730/2025 precompilato, troverà già inserite all’interno le somme che danno diritto alla detrazione.
Esiste tuttavia un tetto alle detrazioni per quanto riguarda le Università private, fissato in base all’area geografica e all’ambito di riferimento, secondo quanto stabilito ogni anno dal MUR. In questo caso, per orientarsi tra i raggruppamenti dei corsi di studio, in base all’area disciplinare, è possibile fare riferimento all’Allegato 1 del Decreto MUR del 23 dicembre 2021.
Scarica la nostra app e risparmia con i bonus attivi in Italia:
I requisiti di reddito per le detrazioni
Vanno inoltre presi in considerazione i requisiti di reddito per le agevolazioni. Dal 2020, le detrazioni spettano per intero ai titolari di un reddito complessivo fino a 120 mila euro. Oltre questo importo, la detrazione decrescerà fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari a 240 mila euro.
Altre spese detraibili dal 730
Infine, è bene ricordare una serie di voci addizionali che è possibile portare in detrazione nel 730/2025. In particolare, le spese relative a:
- Partecipazione ai test di accesso ai corsi di laurea. La prova di preselezione è infatti una condizione indispensabile per la frequenza di alcuni corsi di laurea. Ma non sono inclusi nelle detrazioni i corsi di preparazione alla selezione
- Tasse di immatricolazione e iscrizione. A queste detrazioni hanno diritto anche gli studenti fuori corso, ed è inoltre possibile includere nelle spese universitarie detraibili i costi per la ricognizione da pagare per riattivare la carriera dopo un periodo di pausa
- Soprattasse per esami di profitto e laurea
- Spese universitarie non strettamente connesse al conseguimento di una laurea. Come la frequenza dei Tirocini Formativi Attivi (TFA) o di corsi di formazione universitari oppure accademici per il conseguimento dei CFU/CFA per l’accesso al ruolo di docente.
Non possono essere invece incluse nelle detrazioni le seguenti spese:
- Costi per l’acquisto di libri, strumenti musicali o materiale di cancelleria
- Viaggi
- Vitto e alloggio, che però rientrano in altri tipi di detrazioni, come il bonus affitto.