L’Agenzia delle Entrate ha apportato alcune piccole modifiche al provvedimento del 2020 riguardante l’accesso ai documenti e l’accesso civico, a causa di nuove regole introdotte successivamente.
Modifiche al provvedimento per l’accesso ai documenti
Il nuovo provvedimento, datato 28 dicembre 2023 e identificato con il numero 435196, modifica lievemente quello del 4 agosto 2020, numero 280693, che trattava delle regole per accedere ai documenti presso l’Agenzia delle Entrate.
Queste modifiche sono state necessarie a causa di nuove leggi intervenute dopo il 2020, in particolare due decreti legislativi:
- Il decreto legislativo n. 24 del 10 marzo 2023, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni di leggi europee e nazionali.
- Il decreto legislativo n. 36 del 31 marzo 2023, che istituisce il Codice dei contratti pubblici seguendo le indicazioni della legge del 21 giugno 2022.
Queste nuove norme hanno reso necessario aggiornare il provvedimento del 2020 per riflettere i riferimenti legali corretti.
Agenzia Entrate documentazione, cosa dice il vecchio provvedimento
Il vecchio provvedimento del 4 agosto 2020 definiva regole e procedure per tre tipi di accesso presso l’Agenzia delle Entrate:
- Accesso documentale, che permetteva ai soggetti interessati di accedere a documenti amministrativi importanti per la tutela dei loro diritti legali.
- Accesso civico semplice, che dava il diritto a chiunque di richiedere documenti, informazioni o dati non pubblicati dall’Agenzia, ma che avrebbe dovuto pubblicare.
- Accesso civico generalizzato, che garantiva a chiunque l’accesso a dati e documenti detenuti dall’Agenzia, oltre a quelli già resi pubblici, nel rispetto dei limiti per la tutela di interessi legalmente rilevanti.
È importante notare che le richieste di accesso civico inviate all’Agenzia vengono registrate e aggiunte al registro degli accessi civici, che viene aggiornato ogni trimestre e può essere consultato online.
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Agenzia delle Entrate documentazione, cos’è successo?
Il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha apportato lievi modifiche al provvedimento del 4 agosto 2020 che regola l’accesso ai documenti e ai dati detenuti dall’istituzione. Questo nuovo provvedimento del 28 dicembre 2023 definisce le regole per l’accesso documentale, civico semplice e civico generalizzato presso l’Agenzia. Esso spiega chi può fare richiesta, le procedure da seguire e le situazioni in cui la richiesta può essere negata o esclusa.
Le modifiche riguardano principalmente l’aggiornamento dei riferimenti normativi presenti nel precedente provvedimento. Sono state considerate tutte le modifiche avvenute fino ad oggi nel Codice dell’Amministrazione digitale (decreto legislativo n. 82/2005), nel decreto legislativo n. 33/2013 sul diritto di accesso civico e la trasparenza delle pubbliche amministrazioni, nel Codice sulla protezione dei dati personali (D.lgs n. 196/2003) e nel Codice della proprietà industriale (Dlgs n. 30/2005).
Le modifiche includono anche il riferimento al decreto legislativo n. 24/2023, che attua una direttiva europea riguardante la protezione di coloro che segnalano violazioni delle leggi dell’Unione e delle normative nazionali. Inoltre, il riferimento al decreto legislativo n. 50/2016 (il Codice degli appalti pubblici) è stato sostituito con il decreto legislativo n. 36/2023, il nuovo “Codice dei contratti pubblici” introdotto dalla legge del 21 giugno 2022.
L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione sul proprio sito web, nella sezione “Modelli”, i moduli per presentare le richieste di accesso. Tutte le richieste di accesso civico inviate all’Agenzia vengono inserite nel registro degli accessi civici, il quale viene aggiornato ogni trimestre e può essere consultato nella sezione “Amministrazione Trasparente”, sotto “Altri contenuti – Accesso civico”.