Assegno di inclusione e immobile in eredità: cosa accade al patrimonio? ADI va anche incontro a limiti del patrimonio immobiliare. Cosa succede nel caso in cui eredito un immobile?
Assegno di inclusione e immobile in eredità: cosa succede?
Un utente ci chiede cosa potrebbe accadere al suo assegno di inclusione ora che sta per ereditare un immobile. Vediamo le disposizioni ADI in materia.
L’assegno di inclusione va incontro a limiti patrimoniali sia mobiliari che immobiliari. Quando si tratta di immobili, i limiti sono:
- 150mila euro per la prima casa;
- 30mila euro per gli immobili oltre al primo
Ora, ereditare un immobile ovviamente porta a delle variazioni dell’asse immobiliare di un individuo. In questo caso:
- se l’immobile figura come prima casa, il limite per ADI è quello dei 150mila euro;
- se l’immobile è una seconda casa, il limite è di 30mila euro (ma è effettivamente difficile pensare a una casa abitabile e adibita a dimora che possa valere meno di 30mila euro, quindi difficilmente è possibile avere una seconda casa e contemporaneamente percepire ADI).
In questi casi, quindi, se chi eredita la casa ha intenzione di intestare a sé stesso l’immobile come prima casa, non c’è problema se la casa in questione vale meno di 150mila euro.
Discorso diverso è se il percettore ADI eredita un immobile avendone già uno: in questo caso, e tenendo conto del fatto che a meno che l’immobile ereditato valga meno di 30mila euro, il percettore perderà il sussidio.
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ADi-com: dichiarare l’immobile
In ogni caso, è necessario che il percettore dichiari la variazione patrimoniale tramite modello adi-com.
Adi com va presentato infatti ogni volta che:
ADI-com esteso va presentato ogni volta che:
- il percettore o un componente del nucleo avvia nuova attività lavorativa;
- intervengono variazioni che possono modificare la scala di equivalenza;
- si verificano variazioni nel patrimonio mobiliare o immobiliare;
- si fa richiesta di individualizzazione della carta di inclusione
- quando si devono specificare le persone che all’interno del nucleo hanno carichi di cura.
Chi eredita dunque un nuovo immobile, deve tempestivamente presentare il modello, e le conseguenze saranno alternativamente due:
- continuerà a percepire il sussidio perché comunque non vengono sforati i limiti patrimoniali immobiliari
- la domanda ADI decade perché con l’entrata nell’asse immobiliare della nuova casa, il percettore non è più in possesso dei requisiti.