Nei giorni scorsi, un gruppo di parlamentari del centro-destra ha depositato un emendamento alla Manovra 2025 che potrebbe introdurre modifiche significative all’Assegno di Inclusione (ADI). Le novità, se approvate con il voto di fiducia, entreranno in vigore il 1° gennaio 2025 e riguarderanno due misure fondamentali: l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) e l’Assegno di Inclusione. Queste proposte mirano a rendere il sistema di welfare più inclusivo, ampliando la platea dei beneficiari e incrementando gli importi destinati alle famiglie in difficoltà.
Come cambierà l’Assegno di Inclusione nel 2025?
Il cuore della proposta è un aumento della soglia massima dell’ISEE, che passerebbe dagli attuali 9.360 euro a 10.140 euro. Questo cambiamento, se confermato, permetterebbe a un numero maggiore di famiglie di accedere all’Assegno di Inclusione. Aumentando la soglia, si estende la possibilità di accedere a benefici economici a famiglie che, pur trovandosi in condizioni di difficoltà, erano escluse dalle misure di sostegno a causa dei criteri restrittivi.
Oggi, grazie all’attuale soglia, l’Assegno di Inclusione viene erogato a circa 700.000 famiglie. Con l’innalzamento a 10.140 euro, si stima che decine di migliaia di nuovi nuclei familiari potrebbero essere inclusi tra i beneficiari.
Cambiano i requisiti di reddito per l’Assegno di Inclusione
Accanto all’aggiornamento dell’ISEE, l’emendamento propone anche modifiche significative ai requisiti dell’Assegno di Inclusione, il principale strumento di sostegno al reddito introdotto nel 2024 per sostituire il Reddito di Cittadinanza. Nello specifico:
- soglia per reddito annuo: passa dagli attuali 6.000 euro a 6.500 euro;
- nuclei con anziani o persone con disabilità: la soglia sale da 7.560 euro a 8.190 euro.
Questi aggiustamenti puntano a riconoscere una maggiore attenzione ai nuclei più vulnerabili, che affrontano spese più elevate legate all’assistenza e al supporto sanitario. Oltre a rendere i criteri più inclusivi, l’emendamento prevede anche un aumento degli importi mensili dell’Assegno di Inclusione. Ad esempio:
- un single con reddito pari a zero vedrà l’importo mensile salire da circa 500 euro a 541,66 euro;
- per le famiglie numerose o con particolari condizioni di disagio, l’importo sarà proporzionalmente più alto in base alla composizione del nucleo e alla scala di equivalenza utilizzata per il calcolo.
Chi beneficerà delle modifiche?
L’innalzamento delle soglie reddituali e degli importi mensili punta a sostenere:
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- famiglie numerose: spesso penalizzate dall’attuale sistema;
- anziani e persone con disabilità: per loro, l’aumento delle soglie reddituali riconosce le maggiori difficoltà economiche legate alle spese sanitarie e assistenziali;
- nuclei con redditi bassi ma non nulli: con i nuovi parametri, anche chi ha un reddito modesto potrebbe accedere al beneficio.
Secondo i promotori, le modifiche proposte rispondono a due esigenze principali:
- contrastare la povertà assoluta: incrementando il sostegno economico per le famiglie più fragili, si punta a ridurre il divario sociale;
- rendere il sistema più equo: ampliando la platea dei beneficiari, si cerca di includere quelle famiglie che attualmente rimangono escluse a causa di requisiti troppo restrittivi.
Quando entreranno in vigore gli aumenti?
Se l’emendamento verrà approvato con il voto di fiducia, le nuove regole saranno applicate dal 1° gennaio 2025. Questo lascia il tempo alle istituzioni di adeguare i sistemi informatici e fornire le informazioni necessarie ai cittadini per richiedere i benefici aggiornati.
Con le modifiche previste dalla Manovra 2025, si delinea un sistema di welfare più inclusivo e attento alle esigenze dei cittadini. L’aumento della soglia ISEE, l’incremento dei requisiti reddituali e l’adeguamento degli importi mensili dell’Assegno di Inclusione rappresentano un passo importante verso una maggiore equità sociale.