I sindacati calabresi e il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, hanno raggiunto un accordo importante per l’introduzione di un assegno di inclusione sociale regionale specifico per i tirocinanti calabresi. Questa misura, nata come risultato di lunghe negoziazioni sindacali, rappresenta un sostegno concreto per circa 850 lavoratori calabresi. Di seguito i dettagli sulle caratteristiche del sussidio e i passi successivi.
Cosa prevede l’assegno di inclusione sociale regionale?
L’assegno di inclusione sociale per i tirocinanti calabresi prevede un sostegno mensile di 627 euro, allineato all’attuale pensione minima, che accompagnerà questi lavoratori fino alla quiescenza. Si tratta di un passo importante, pensato per riconoscere il lavoro svolto dai tirocinanti, che spesso operano in condizioni precarie e con limitate prospettive di stabilità lavorativa.
“L’assegno di inclusione rappresenta un riconoscimento atteso da anni, ma la sfida resta assicurare l’effettiva applicazione delle misure concordate” hanno dichiarato i rappresentanti sindacali a margine dell’incontro.
Quali altre misure sono previste per i tirocinanti?
Oltre all’assegno di inclusione sociale regionale, il piano della Regione Calabria prevede voucher da 25.000 euro destinati a incentivare le aziende e i comuni calabresi ad assumere i tirocinanti. Questi incentivi mirano a trasformare i tirocini in contratti di lavoro stabili, con due principali modalità:
- contratti a tempo indeterminato: previsti grazie al primo emendamento sulla stabilizzazione, oggi legge dello Stato;
- contratti a tempo determinato: possibilità prevista da un secondo emendamento, anch’esso reso legge a febbraio 2024.
Queste iniziative rispondono all’obiettivo di migliorare l’occupazione stabile in Calabria, una regione caratterizzata da alti tassi di disoccupazione e da frequenti contratti temporanei e a basso reddito.
Come il Governo contribuirà a finanziare queste misure?
Al momento, la Regione Calabria dispone di 5 milioni di euro destinati alla realizzazione di queste misure. Tuttavia, come hanno sottolineato i sindacati, i fondi disponibili per l’assegno di inclusione sociale regionale non sono sufficienti a garantire l’attuazione completa del piano. Per questo motivo, il presidente Occhiuto si è impegnato a richiedere ulteriori risorse al Governo nazionale, sperando che queste vengano stanziate nella prossima Legge di Bilancio.
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“Speriamo che il Governo approvi i correttivi necessari per rendere effettivo questo piano di inclusione lavorativa” affermano i sindacati, che continuano a tenere alta l’attenzione sul tema.
Le modifiche previste per i contratti e la mobilità lavorativa
Tra gli obiettivi futuri, è prevista una revisione normativa per aumentare la flessibilità dei contratti a termine, superando il limite del 25% attuale. Inoltre, la mobilità tra enti potrebbe essere estesa a vari settori, come le aziende sanitarie e ospedaliere e le strutture di emergenza regionale. Questo tipo di mobilità consentirebbe una gestione più efficiente del personale, con un focus particolare sul supporto ai pronto soccorso e ad altre strutture sanitarie calabresi.
Come richiedere l’assegno di inclusione sociale regionale
Allo stato attuale, non ci sono informazioni su come richiedere questo sussidio e quali siano i suoi requisiti. Queste domande saranno chiarite solo dopo la delibera della giunta regionale della Calabria, la quale darà il via libera all’assegno di inclusione sociale regionale e chiarirà tutti i punti fondamentali.
Quali sono le prossime sfide?
L’incontro tra sindacati e Regione ha segnato un progresso significativo, ma le organizzazioni sindacali ricordano che molte questioni restano irrisolte. Assicurare l’effettiva applicazione delle misure e la stabilità lavorativa per i tirocinanti è il prossimo obiettivo.
“Resteremo vigili e manterremo aperto il dialogo con la Regione” hanno dichiarato i rappresentanti dei lavoratori, invitando tutti i tirocinanti calabresi a restare uniti e a seguire gli sviluppi sull’assegno di inclusione sociale regionale.
Queste misure di inclusione rappresentano un primo, fondamentale passo verso un futuro lavorativo più stabile e dignitoso per i tirocinanti calabresi, in attesa della loro effettiva applicazione nelle prossime settimane.
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