Assegno unico 2024: quale futuro ci riserva e cosa dovremmo aspettarci dal nuovo anno, in merito a questo sostegno alle famiglie?
Assegno unico 2024: il ministro Roccella sulla libertà genitoriale
Ancora una volta viene tirata in ballo la “libertà genitoriale”. Con questo termine, il ministro fa riferimento alla possibilità di avere dei figli, di cui alcune famiglie sono private, a causa delle loro condizioni economiche.
In poche parole, si riferisce a coloro che non realizzano “il desiderio di fare figli” e attorno ai quali “dobbiamo creare le condizioni necessarie”. Così ha dichiarato, in un intervento agli “Stati generali della Basilicata” di Fratelli d’Italia.
Insomma, una sorta di “boost” alla natalità, volto a incentivare
Gli importi futuri dell’assegno unico nel 2024
Insomma, l’assegno unico andrà incontro ad aumenti con ogni probabilità. Aumenti già avvenuti con la Manovra 2023, per i nuclei con quattro o più figli a carico, per i quali l’assegno è aumentato del 50%.
Da dove arriveranno i fondi? In parte da un “avanzo” di circa 1 miliardo dell’anno 2023: infatti, le domande pervenute per l’AUU sono state meno di quelle che erano state messe in conto dal governo, dando di fatto vita a un avanzo di circa 1 miliardo di euro.
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Altro incremento, poi, è stato quello introdotto per coloro che hanno almeno tre figli di età compresa tra uno e 3 anni, a patto che il loro ISEE non superi i 43mila euro.
AUU 2024, importi maggiorati per combattere l’inflazione
Secondo voci di corridoio che arrivano direttamente dagli “addetti ai lavoro” al governo, per l’assegno unico 2024 dovrebbero nuovamente scattare aumenti a partire dal secondo e terzo figlio: in pratica, l’assegno maggiorato di 150 euro è come “esteso” ai nuclei con due o tre figli anziché dal terzo figlio in poi.
Inoltre, sempre a partire dal 2024, dovrebbero scattare i nuovi provvedimenti anti-inflazione, così come prevede il decreto legislativo n.230/2021. L’inflazione, si stima, sarà di circa il 5,4%, cosa che ovviamente andrebbe ad incidere sul costo della vita e sulle tasche dei cittadini.
In questo caso, l’assegno di inclusione, va maggiorato proprio affinché svolga lo scopo per cui è stato pensato: aiutare le famiglie con figli.
Le misure INPS, infatti, e tutti i sostegni, sono pensati per fornire supporto ed assistenzialismo ai soggetti in difficoltà economica. Se l’assegno non si adeguasse all’inflazione, diverrebbe una misura quasi “monca”, non in grado di assolvere al 100% al compito che le è stato affidato.