Il 28 febbraio è scaduto il termine per rinnovare l’ISEE, che andava aggiornato per ricalibrare l’importo dell’assegno unico. Chi si è dimenticato di rinnovare, quindi, a partire da marzo potrà accedere soltanto alla quota minima dell’assegno. È tuttavia possibile mettersi in regola nelle prossime settimane, e inviare l’ISEE aggiornato entro il 30 giugno. Vediamo qui sotto come fare.
Assegno Unico, come evitare il taglio dell’importo
Se l’ISEE non è stato rinnovato entro la fine di febbraio, il rischio (concreto) è quello di subire un taglio drastico dell’importo dell’assegno unico (AUU). Infatti chi non ha eseguito questa operazione avrà accesso soltanto alla quota minima dell’assegno, che per il 2025 è stata innalzata dello 0,8% ed è pari a 57,5 euro mensili per ogni figlio a carico sotto i 21 anni.
Per fortuna, però, è ancora possibile mettersi in regola – ed evitare quindi il taglio – inviando il proprio ISEE aggiornato fino al 30 giugno 2025 (e in questo modo si riceveranno anche gli arretrati). Per farlo basta presentare una dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), in modo tale da ottenere l’ISEE 2025 su cui verrà graduato l’importo dell’AUU. La richiesta dell’ISEE tramite Dsu precompilata può avvenire:- Attraverso il servizio online Portale unico Isee
- Attraverso l’App Inps Mobile
- Tramite un Patronato.
Gli aumenti dell’Assegno Unico in dettaglio
Una volta evitato il taglio dell’AUU, la buona notizia è che a partire dal 1° gennaio 2025 l’importo dell’assegno salirà – con le relative soglie ISEE – in risposta all’aumento del costo della vita (+0,8% nel 2024). In particolare:
- Per i genitori che hanno figli con meno di un anno di vita si prevede un aumento del 50% dell’assegno (fino al compimento del primo anno del figlio)
- Per le famiglie con almeno 3 figli, e un ISEE massimo di 45.939,56 euro, vi sarà un aumento del 50% per i figli tra gli 1 e i 3 anni
- Invece per le famiglie con almeno 4 figli, è previsto quest’anno un aumento fisso di 150 euro al mese.
Vi è infine in una maggiorazione transitoria (gennaio-febbraio 2025) per chi ha un ISEE fino a 25.000 euro e ha ricevuto l’Assegno per il Nucleo Familiare (Anf) nel corso dell’anno 2021.
L’incremento delle Dsu nel 2024
A salire, come sottolinea un report ISEE pubblicato nei giorni scorsi, è stato anche il numero di prestazioni parametrizzate al valore ISEE del nucleo familiare. Dal 2016 al 2024, infatti, si è registrato un incremento del 77% delle Dsu attestate: passate cioè da 5,9 milioni nel 2016 a 10,4 milioni nel 2024. Inoltre, nel triennio 2022-2024, come ha spiegato l’INPS, si è registrato “un ulteriore incremento delle Dsu presentate a gennaio, imputabile all’erogazione dell’Assegno Unico Universale, raggiungendo nel 2024 il 42% del totale annuo”.
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Va però notato che siccome le famiglie possono richiedere anche più dichiarazioni nel corso dello stesso anno solare, il numero delle famiglie che hanno richiesto la Dsu è lievemente inferiore a quei 10,4 milioni citati nel report ISEE (per la precisione, parliamo di 10.077.606 di nuclei in totale).
Come segnalare eventuali variazioni nel nucleo
Con una recente circolare, l’INPS ha inoltre chiarito che chi ha già una domanda AUU approvata non dovrà presentate una nuova richiesta, a meno che non abbia ricevuto una comunicazione di decadenza della domanda, di revoca o di rifiuto.
È tuttavia fondamentale ricordarsi di segnalare eventuali variazioni nel nucleo familiare, come la nascita di un figlio o il raggiungimento della maggiore età da parte di un altro figlio. In ogni caso, l’INPS invierà apposite notifiche per gestire queste situazioni particolari. Si consiglia comunque di consultare il sito INPS per restare al corrente sugli ultimi aggiornamenti.