Assegno Unico, come richiederlo: la guida pratica

admin

4 Novembre 2025

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L’Assegno Unico e Universale (AUU) è diventato un pilastro fondamentale per le famiglie con figli a carico. Si tratta di un sostegno economico che si può richiedere a partire dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni del figlio. È una misura “universale” perché, in linea di principio, spetta a tutti, a prescindere dal tipo di lavoro. L’importo, però, non è fisso: dipende strettamente dal vostro ISEE.

Capire cos’è l’Assegno Unico e a chi spetta

Una famiglia felice che gioca insieme in un parco, simbolo del supporto economico dell'assegno unico
Assegno Unico, come richiederlo: la guida pratica

Con l’arrivo dell’Assegno Unico, il panorama degli aiuti alle famiglie è stato semplificato. Questa misura ha infatti mandato in pensione diversi bonus precedenti, come il bonus bebè o le vecchie detrazioni per i figli a carico. Ora basta una sola domanda per accedere a un contributo mensile che dà una mano concreta con le spese di tutti i giorni.

Non è un caso che sia diventato così importante per il bilancio di tantissime persone. I dati più recenti dell’INPS parlano chiaro: ne beneficiano già oltre 6,1 milioni di nuclei familiari, per un totale di quasi 9,8 milioni di figli. L’importo medio per figlio si attesta sui 170-173 euro al mese, ma come detto, questa cifra può variare parecchio in base alla situazione economica.

I requisiti essenziali per non sbagliare

Prima di mettersi al computer per compilare la domanda, è fondamentale fare un check dei requisiti di base. Se manca anche solo uno di questi, la richiesta viene respinta in automatico, facendovi perdere solo tempo prezioso.

I criteri principali riguardano cittadinanza e residenza. In pratica, dovete:

  • Essere cittadini italiani o di uno stato membro dell’Unione Europea.
  • Se siete cittadini extracomunitari, vi serve un permesso di soggiorno di lungo periodo o un permesso di lavoro valido per almeno sei mesi.
  • Essere residenti in Italia e pagare l’IRPEF nel nostro Paese.

Per fare ancora più chiarezza, ecco una tabella riassuntiva.


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Verifica rapida dei requisiti di accesso

Usa questa tabella per controllare velocemente se hai i requisiti fondamentali per richiedere l’assegno unico.

Requisito Dettaglio
Cittadinanza Italiana, UE o extra-UE con permesso di soggiorno valido.
Residenza Residente e domiciliato in Italia.
Situazione fiscale Soggetto al pagamento dell’IRPEF in Italia.
Figli a carico Fino a 21 anni (con alcune condizioni) o senza limiti di età in caso di disabilità.

Insomma, i requisiti di accesso sono abbastanza semplici da verificare.

Il concetto chiave da ricordare è questo: l’assegno è “universale” nell’accesso, ma non nell’importo. Chiunque rispetti i criteri di base può richiederlo, ma la cifra che arriverà sul conto corrente dipende direttamente dal valore del vostro ISEE.

Il beneficio economico, nel dettaglio, viene riconosciuto:

  • Per ogni figlio minorenne a carico, e si può già chiedere dal settimo mese di gravidanza.
  • Per ogni figlio maggiorenne fino ai 21 anni, ma solo a patto che studi, lavori con un reddito basso, sia iscritto al centro per l’impiego o svolga il servizio civile.
  • Per ogni figlio con disabilità, in questo caso senza alcun limite di età.

Perché l’ISEE è il tuo alleato (segreto) per un Assegno più ricco

Molti credono che l’Assegno Unico sia una cifra uguale per tutti, ma la realtà è ben diversa. Il vero ago della bilancia, quello che decide quanto riceverai ogni mese, è l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). Considerarlo una semplice scartoffia burocratica è l’errore più comune, e anche il più costoso.

Senza un ISEE valido e aggiornato, l’INPS non ha elementi per valutare la tua situazione economica e, di conseguenza, ti riconosce d’ufficio l’importo minimo previsto per legge.

Questo significa passare da una cifra che può arrivare a quasi 200 euro a figlio a poco più di 50 euro. Per essere precisi, senza presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l’ISEE, l’assegno scende a circa 57 euro mensili per figlio. Puoi verificare tu stesso questi dati consultando le statistiche ufficiali dell’INPS.

Come l’ISEE cambia (davvero) il tuo assegno

La regola è molto semplice: più basso è il tuo ISEE, più alto sarà l’importo dell’assegno. Immaginiamo due famiglie, entrambe con due figli piccoli, per capire l’impatto concreto.

  • Famiglia Rossi (con ISEE): Presenta un ISEE di 15.000 €. Grazie a questo valore, riceverà l’importo massimo, circa 199 € per ogni figlio, per un totale di quasi 400 € al mese.
  • Famiglia Bianchi (senza ISEE): Decide di non presentare l’ISEE, magari per pigrizia o perché non ne conosce l’importanza. Riceverà l’importo minimo, ovvero 57 € per figlio, per un totale di soli 114 € al mese.

In un solo anno, la differenza tra le due famiglie supera i 3.400 €. Una cifra che, nel bilancio familiare, fa un’enorme differenza. Se vuoi approfondire come funziona questo indicatore, ti consiglio di leggere la nostra guida completa su cos’è l’ISEE e a cosa serve.

L’ISEE non è solo burocrazia, ma lo strumento che garantisce equità. Permette allo Stato di dare un aiuto maggiore a chi ne ha più bisogno, trasformando un diritto universale in un sostegno concreto e su misura.

Ottenere l’ISEE, tra l’altro, è molto meno complicato di quanto si possa pensare. Hai tre strade principali:

  • Rivolgerti a un CAF o a un patronato, che gestirà tutta la pratica per te,
  • Utilizzare il servizio di ISEE precompilato sul sito dell’INPS
  • Usare ISEE Express, il servizio di Bonusepagamenti.it per compilare l’ISEE con l’aiuto di un consulente personale.
Leggi anche  AUU: cinque idee concrete per un Assegno Unico Universale più giusto, semplice e vicino alle famiglie

Come ottenere l’ISEE con ISEE Express

Se hai bisogno dell’ISEE ma vuoi evitare code ed errori, con ISEE Express puoi prenotare online una videochiamata con un consulente dedicato che ti segue passo passo nella compilazione della DSU direttamente sul sito INPS. Tutto si svolge da casa, senza invio di documenti sensibili, con controllo degli errori e verifica dell’attestazione in tempo reale. In appena 30 minuti avrai il tuo ISEE ufficiale – valido per bonus, Assegno Unico, università e tutte le agevolazioni – con assistenza professionale al prezzo più conveniente. Bastano lo SPID e la tua connessione internet: scegli tu giorno e orario, anche nei weekend!

La procedura online sul portale INPS senza intoppi

Richiedere l’Assegno Unico direttamente online è senza dubbio la strada più veloce. Anche se a prima vista il portale INPS può sembrare un labirinto, la procedura è in realtà abbastanza guidata. Con le dritte giuste, puoi fare tutto da solo ed evitare gli errori più comuni.

Per prima cosa, devi accedere al servizio. Ti servirà una delle tue identità digitali, quindi assicurati di avere a portata di mano:

  • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), almeno di livello 2
  • CIE (Carta d’Identità Elettronica)
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi)

Una volta dentro il sito INPS, non perdere tempo a navigare tra i menu. Vai dritto alla barra di ricerca e digita “Assegno Unico e Universale per i figli a carico”. Ti porterà subito alla pagina giusta per iniziare.

I passaggi chiave della compilazione

Fatto l’accesso, ti troverai davanti a diverse schermate da compilare. I tuoi dati anagrafici di solito sono già precompilati, ma dagli sempre un’occhiata per sicurezza. L’esperienza insegna che le sezioni dove si inciampa più spesso sono quelle sui dati dei figli e, soprattutto, sull’IBAN.

Per ogni figlio va inserito il codice fiscale, specificando poi la sua situazione (se è minorenne, maggiorenne che studia, se ha una disabilità, ecc.). Ma il punto cruciale è l’IBAN: deve essere obbligatoriamente intestato o cointestato a te, che sei il richiedente. Inserire l’IBAN di un’altra persona, come il coniuge non richiedente o un nonno, è un errore che blocca i pagamenti.

L’infografica qui sotto riassume bene il perché è così importante avere l’ISEE pronto prima di iniziare.

Infografica che mostra il processo per l'assegno unico: ottenere l'ISEE porta a un assegno più alto, mentre non presentarlo porta a un assegno più basso.
Assegno Unico, come richiederlo: la guida pratica

Come vedi, l’ISEE non è un dettaglio, ma il fattore che determina l’importo che riceverai. Senza, ti verrà riconosciuto solo l’importo minimo.

Un consiglio pratico: prima ancora di accendere il computer, raduna tutti i documenti. Tieni sottomano i codici fiscali di tutti i familiari e il tuo IBAN. Avere tutto pronto ti farà risparmiare tempo e ti eviterà di fare errori di distrazione. Se hai bisogno di un aiuto mentre compili, potrebbe interessarti capire come funziona il chatbot INPS per l’Assegno Unico.

Verso la fine, dovrai spuntare le caselle delle dichiarazioni di responsabilità. Non è una pura formalità. Con quelle spunte stai confermando, sotto la tua responsabilità, che tutto quello che hai scritto è vero. Una rilettura finale prima di cliccare “Invia” è sempre un’ottima idea.

Affidarsi a CAF e patronati per una richiesta sicura

Un consulente di un patronato aiuta una persona a compilare documenti per l'assegno unico
Assegno Unico, come richiederlo: la guida pratica

Se la procedura online ti sembra un percorso a ostacoli o semplicemente preferisci un contatto umano, hai un’alternativa solida e affidabile. Rivolgersi a un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) o a un patronato è una scelta intelligente per chi cerca sicurezza e vuole evitare errori.

Questi uffici mettono a disposizione operatori esperti che conoscono a fondo la materia. Il loro compito è proprio quello di guidarti, controllare che ogni documento sia corretto e gestire l’invio della pratica per conto tuo.

Come procedere con un intermediario

Il primo passo è contattare il CAF o il patronato più vicino a te e fissare un appuntamento. Per non fare viaggi a vuoto, è fondamentale arrivare preparati con tutta la documentazione necessaria.

Ecco cosa devi portare con te:

  • Documento d’identità e codice fiscale del genitore richiedente.
  • Codici fiscali di tutti i componenti del nucleo familiare, compresi i figli a carico.
  • Attestazione ISEE in corso di validità, se l’hai già richiesta. In caso contrario, niente paura: puoi farla direttamente lì.
  • Il tuo codice IBAN, per l’accredito delle somme.

Affidarsi a un esperto non è un segno di debolezza, ma una strategia per risparmiare tempo e stress. Un operatore qualificato può individuare dettagli che potrebbero sfuggire, garantendo che la domanda vada a buon fine al primo tentativo.

Durante l’incontro, l’operatore compilerà la domanda insieme a te, ti farà le domande necessarie per inserire correttamente tutte le informazioni e infine ti consegnerà una ricevuta di presentazione.

Un vantaggio non da poco è che, nella stragrande maggioranza dei casi, il servizio di richiesta per l’Assegno Unico offerto dai patronati è totalmente gratuito per il cittadino. Questo rende l’assistenza professionale accessibile a tutti, eliminando qualsiasi barriera economica e garantendo un supporto concreto a chi ne ha più bisogno.

Affidarsi ad AUU Express per una richiesta rapida e semplice

AUU Express è il servizio di Bonusepagamenti.it che ti permette di richiedere o aggiornare l’Assegno Unico Universale in tutta sicurezza, con assistenza diretta via videochiamata da parte di un esperto. Compili la domanda online insieme a un consulente, evitando errori, blocchi o ritardi nei pagamenti INPS, e ricevi la ricevuta ufficiale subito dopo l’invio. L’accesso guidato con SPID, il controllo dei dati e il supporto nelle variazioni rendono AUU Express la soluzione perfetta per chi vuole gestire rapidamente la pratica da casa, a un prezzo bassissimo e senza stress.

Leggi anche  Assegno Unico in ritardo: le motivazioni

Cosa aspettarsi dopo aver inviato la domanda

Hai compilato e inviato la domanda per l’Assegno Unico. E adesso? Quel periodo di attesa può sembrare un limbo infinito, ma capire cosa succede “dietro le quinte” aiuta a gestirlo con più serenità. Una volta inviata, la tua richiesta entra ufficialmente nel sistema dell’INPS e inizia il suo percorso di verifica.

Questo processo, è bene saperlo, non è immediato. L’INPS deve fare una serie di controlli incrociati: la correttezza dei dati, la validità dei codici fiscali, la corrispondenza dell’IBAN. I tempi di lavorazione possono essere molto variabili, passando da un minimo di 30 giorni a un massimo di 60-90 giorni, soprattutto nei periodi di punta in cui le richieste si accumulano.

Come monitorare lo stato della tua pratica

Per fortuna non devi restare con il fiato sospeso. Puoi tenere d’occhio lo stato di avanzamento della domanda in totale autonomia, direttamente dal portale INPS. Ti basterà accedere alla stessa sezione da cui hai fatto l’invio. Lì troverai delle diciture specifiche che ti dicono esattamente a che punto è la tua pratica.

Imparare a decifrare questi termini è fondamentale per non farsi prendere dall’ansia. Ecco i più comuni che incontrerai:

  • Protocollata: Significa semplicemente che la domanda è stata ricevuta e registrata correttamente.
  • In istruttoria o In lavorazione: L’INPS sta verificando tutti i documenti e i dati che hai fornito. È la fase centrale del processo.
  • Accolta: Ottime notizie! La tua richiesta ha superato i controlli ed è stata approvata.
  • Respinta: In questo caso la domanda non è andata a buon fine. L’INPS è tenuta a spiegarti il perché.

A volte, potresti imbatterti in diciture un po’ meno intuitive. Se, ad esempio, ti stai chiedendo cosa significa quando la domanda di Assegno Unico risulta inattiva, la nostra guida dedicata può darti una mano a fare chiarezza.

La pazienza, in questa fase, è la tua migliore alleata. Controllare lo stato della domanda una volta a settimana è più che sufficiente. Aggiornare la pagina di continuo non farà muovere la pratica più in fretta.

Una volta che lo stato passa ad “accolta”, puoi finalmente aspettarti il primo pagamento. Di solito, l’accredito arriva verso la fine del mese successivo a quello in cui la domanda è stata approvata. Per fare un esempio pratico: se la tua domanda viene accolta a metà aprile, il primo bonifico ti arriverà con tutta probabilità tra il 20 e il 30 di maggio.

Un ultimo punto cruciale riguarda gli arretrati. Se hai presentato la domanda entro la scadenza del 30 giugno, hai diritto a ricevere tutte le mensilità a partire da marzo dello stesso anno. L’INPS te li verserà tutti insieme con il primo pagamento oppure con un accredito separato poco dopo.

Dubbi comuni e risposte rapide sull’Assegno Unico

Anche con la guida più completa, è normale avere qualche domanda dell’ultimo minuto. Anzi, spesso i dubbi spuntano proprio quando si è nel bel mezzo della procedura. Saper gestire gli imprevisti o le situazioni un po’ particolari fa tutta la differenza per non farsi prendere dall’ansia.

Abbiamo raccolto qui le domande più frequenti che ci vengono poste, con risposte chiare e dirette. Consideralo una specie di “pronto soccorso” per risolvere i problemi più comuni senza dover impazzire a cercare informazioni qua e là.

Cosa faccio se il mio IBAN cambia dopo aver inviato la domanda?

Cambiare conto corrente è una cosa che capita, ma se non lo comunichi subito all’INPS rischi di bloccare tutto. Appena hai il nuovo IBAN, devi agire. Non aspettare, perché i pagamenti potrebbero andare persi o tornare indietro.

Hai due strade a disposizione:

  • Online, in autonomia: È il modo più veloce. Accedi con il tuo SPID al portale INPS, vai nella sezione dedicata alla tua domanda di Assegno Unico e cerca l’opzione per modificare le modalità di pagamento.
  • Con il supporto di CAF o patronato: Se non ti senti sicuro con il computer o vuoi la certezza che tutto sia fatto a regola d’arte, rivolgiti a loro. Si occuperanno della variazione per te.

Non prendere questo passaggio alla leggera. L’INPS non può certo indovinare che hai cambiato conto. Un IBAN non più valido significa accredito bloccato, e rimettere in moto la macchina burocratica per recuperare le somme può essere un bel fastidio.

Posso ricevere l’Assegno Unico insieme ad altri bonus?

Questa è una delle domande più gettonate. La risposta breve è , ma con le dovute precisazioni. L’Assegno Unico è pienamente compatibile con agevolazioni che hanno scopi diversi, come il Bonus Asilo Nido.

Ricorda però che l’Assegno Unico ha sostituito e assorbito un bel po’ di aiuti che esistevano prima, come le detrazioni IRPEF per i figli a carico sotto i 21 anni e gli Assegni al Nucleo Familiare (ANF). Di conseguenza, questi non sono più cumulabili. Il nostro consiglio è di dare sempre un’occhiata alle compatibilità sul sito INPS, perché le regole possono cambiare.

La mia domanda è stata respinta, cosa posso fare?

Vedere la propria domanda respinta è frustrante, ma non è quasi mai la fine della storia. La prima cosa da fare è respirare e capire il motivo del “no”. L’INPS lo scrive sempre nella comunicazione che ti invia.

Spesso si tratta di un banale errore di distrazione: un codice fiscale scritto male, un documento che manca, un dato incompleto. Se è così, la soluzione è semplice: presenti una nuova domanda, stando bene attento a correggere l’errore.

Se invece pensi che il rifiuto sia ingiusto, puoi fare ricorso amministrativo. In questo caso, il nostro consiglio spassionato è di farti aiutare da un patronato. I loro esperti sanno come muoversi e possono gestire la pratica al posto tuo, aumentando le probabilità di successo.

Ho tempo fino a giugno per presentare l’ISEE e avere gli arretrati?

Sì, esatto. Questa è una scadenza da segnarsi in rosso sul calendario. Se presenti la domanda di Assegno Unico (o l’ISEE aggiornato se hai già fatto domanda) entro il 30 giugno, hai diritto a ricevere tutti gli arretrati a partire da marzo di quello stesso anno.

Se invece presenti l’ISEE dopo il 30 giugno, l’assegno ti verrà comunque ricalcolato e pagato dal mese successivo, ma perderai il diritto agli arretrati da marzo in poi. È un dettaglio che può fare una grossa differenza sull’importo totale.


Navigare tra le pratiche burocratiche può essere un labirinto. Se hai bisogno di un supporto personalizzato per la tua richiesta di Assegno Unico o per altre pratiche fiscali, Bonusepagamenti.it è al tuo fianco. Ti offriamo l’aiuto di un consulente dedicato per eliminare stress e dubbi. Scopri come possiamo darti una mano visitando Bonusepagamenti.it.